Sai che i chakra e l’alimentazione sono strettamente collegati?
A volte uno squilibrio dei centri energetici può essere causato dal cibo che si assume quotidianamente e spesso modificando la dieta si possono anche riequilibrare uno o più chakra.
Oggigiorno si parla sempre più spesso di questi centri energetici che influiscono su di noi, della cromocucina e dei cibi specifici da assumere se si ha un determinato squilibrio, ma spesso se ne parla con grande confusione.
Se ti interessa questo argomento mettiti comodo/a e leggi questo articolo perché te ne parlerò nei dettagli.
Scoprirai le proprietà che si nascondo dietro agli alimenti, i cibi specifici per riequilibrare i singoli chakra, cos’è la cromocucina e come può aiutarti.
Buona lettura… ;-)
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Indice
Breve storia del cibo
Possiamo attribuire alla scoperta del fuoco, avvenuta 500.000 anni fa, l’inizio dell’era della cucina consapevole. L’uomo si rende conto che cuocere il cibo facilita sia la masticazione che la digestione.
Con l’invenzione del fuoco cuoce il cibo all’interno della caverna, in un posto tranquillo, riparato dalle intemperie. Oltre a consumare il pasto in tranquillità, magari, è pure in compagnia. Nasce quindi il principio della convivialità del cibo.
Successivamente, l’uomo esegue dei sacrifici, uccidendo degli animali per darli in “dono” agli dei. Nasce quindi il secondo principio del cibo: la sacralità.
Convivio e sacro: sono due punti cardine della cucina consapevole che sono sopravvissuti attraverso tutte le epoche storiche, per giungere fino alla nostra.
Le prime ricette di cucina, sono state ritrovate in Mesopotamia, appartenenti al secondo millennio avanti Cristo. Mentre il concetto di sacralità del cibo prende piede in Egitto, verso il quarto millennio a.C.
Era infatti usanza degli egizi porre un piatto con diverse pietanze nelle tombe, per accompagnare i defunti attraverso il loro viaggio nell’aldilà.
Inoltre, è proprio in Egitto che è stato ritrovato il primo libro di medicina, in cui vi sono ricette vegetariane curative.
La dimensione sacra del cibo si fa evidente anche presso i greci, i quali credevano che gli dei partecipavano spiritualmente ai loro banchetti. Nel mondo classico invece torna il principio di convivialità, il celebre filosofo Plutarco ne riporta la testimonianza in un suo testo:
“Noi non ci sediamo a tavola per mangiare ma per mangiare assieme”
Con la scoperta di nuovi territori, pensiamo per esempio alla scoperta dell’America, moltissimi nuovi ingredienti approdarono in Europa. Pomodori, mais e patate sono oggi sempre presenti sulle nostre tavole, eppure prima del XIX secolo, gli occidentali non vedevano di buon occhio questi alimenti sconosciuti, provenienti da terre lontane.
Ad oggi soprattutto il principio di sacralità del cibo si è un po’ perso. Il cibo non ha grande “valore” e spesso non facciamo troppo caso a quello che mangiamo.
Se vuoi migliorare la tua salute psicofisica, oltre a scegliere con cura gli ingredienti dei tuoi pasti, devi recuperare quell’antica dimensione spirituale.
Come puoi fare?
Andiamo a verlo insieme…
Il cibo come rituale e le due anatomie
Se ci pensi la preparazione di una cena equivale ad un rito, proprio come è un rito accendere delle candele profumate mentre ti immergi in un bel bagno caldo. Le “candele” in cucina sono rappresentate da alimenti indispensabili come: l’acqua, il sale, l’olio, le spezie e gli aromi.
Dobbiamo distaccarci dal concetto di preparare un pasto frettoloso con l’idea di: “mangio un boccone di fretta prima di uscire”, ma entrare nell’ottica che quando mangiamo mettiamo in atto una ricerca personale, dovremmo pensarla piuttosto come: “cucino per me stesso, per riconnettermi con il mio sé interiore.”
A questo punto l’azione di cucinare diventa similare all’azione meditativa guidata dalla consapevolezza: il cibo non serve solo a saziarci, non è quindi il fine ma il mezzo, attraverso cui riscopriamo noi stessi e riscopriamo uno stato di benessere.
Il corpo umano è in completa unione con quello spirituale: individuiamo quindi il corpo fisico come microcosmo e il corpo spirituale come macrocosmo. All’interno del macrocosmo si muove il microcosmo, ciò non significa che quest’ultimo sia di minore importanza!
Soltanto che per la sua anatomia il corpo è più “limitato” rispetto allo spirito che non ha confini.
Occorre mangiare bene non solo per mantenere in salute il microcosmo ma anche per elevare sempre più il macrocosmo.
Possiamo distinguere tra due diversi tipi di anatomia:
- Anatomia fisica: E’ quella che studiamo a scuola: la scienza del corpo umano. Composta da organi con le relative funzioni. L’energia del corpo deriva dall’ingerimento del cibo e la sua unità di misura è la caloria.
- Anatomia sottile: Questa non ce la insegnano a scuola, ma dovrebbero! E’ invisibile, con identiche funzioni a quella “fisica”, invece degli organi qui troviamo i chakra. Anche l’energia spirituale prende forma dall’ingerimento del cibo ma non solo, ci sono molte altre pratiche come ad esempio lo yoga e la meditazione. L’unità di misura non esiste poiché i chakra lavorano immettendo nel corpo l’energia cosmica. Il cibo contiene delle “vibrazioni”, esse sono il nutrimento dei chakra. Gli alimenti sono mezzi che aiutano a sviluppare la funzione dei singoli centri energetici.
Cosa produce una vibrazione?
Tutto ciò che ci circonda emana delle vibrazioni, ma in questo caso specifico si tratta di “vibrazioni del cibo”: derivano dalla forma, dal colore, dalla consistenza e dal profumo dell’alimento.
La differenza fondamentale tra queste due anatomie risiede nello “spessore” di energia che trattano: l’anatomia fisica, tratta l’energia spessa sotto forma di materia, mentre quella sottile tratta l’energia definibile leggera e quindi cosmica.
Qual è il collegamento tra queste due Anatomie?
Il sistema endocrino a livello fisico, il pensiero a livello mentale.
“Se noi attiviamo il nostro pensiero e lo dirigiamo verso uno scopo preciso, ecco che il sistema tantrico dei chakra viene in aiuto: posso utilizzare gli strumenti che mi consentiranno di attivare quel chakra che li contiene e conseguentemente la parte fisica a esso collegata.”
Ora invece andiamo a scoprire un aspetto dell’alimentazione che per molti rimane ancora sconosciuto ma che invece è molto importante.
Approfondimenti
La cromocucina
Magari ti sarai chiesto, o ti stai chiedendo, cosa significhi la parola cromocucina.
E’ una parola complicata che si usa per esprimere un concetto relativamente semplice ma importantissimo:
ogni cibo ha un colore ed ogni colore è indissolubilmente legato ad un chakra…
Semplice vero?
Saprai senz’altro che ogni chakra è abbinato ad un colore, ma forse quello che non sai, poiché se ne parla poco, è che per ogni centro energetico che si blocca esiste una gamma di alimenti precisi per sbloccarlo.
Gli alimenti scelti devono avere lo stesso colore che idealmente corrisponde al chakra da risanare.
Tutto qui?
In gran parte “sì”!
Bisognerebbe tenersi sempre a mente i colori dei chakra, un consiglio che arriva direttamente da una mia cara amica insegnante di yoga, potrebbe essere quello d’immaginare un arcobaleno che inizia con il colore rosso (1° chakra) e termina con il colore viola (7° chakra), in mezzo vi sono tutte le altre gradazioni.
Ricordo brevemente i colori del nostro arcobaleno interiore:
- Muladhara = rosso
- Svadisthana = arancione
- Manipura = giallo
- Anahata = verde
- Visuddha =azzurro
- Ajna = indaco
- Sahasrara = viola
Scopriamo ora quali sono i colori degli alimenti ideali per il benessere di ogni singolo chakra.
Gli alimenti dei chakra
Abbiamo detto che ogni ogni colore corrisponde ad un chakra. Di seguito trovi l’elenco dei centri energetici e dei principali alimenti a cui sono correlati.
1° Chakra (Muladhara) – il rosso
Muladhara è il chakra della radice ed è responsabile del corretto funzionamento delle ghiandole surrenali, del basso intestino e dell’ano.
Se non funziona al meglio possono insorgere problemi intestinali e circolatori, artriti e coliti nervose, spossatezza sia fisica che mentale fin dal primo risveglio e disequilibrio verso l’ambiente esterno o anche verso il proprio corpo.
Il cibo e le bevande che influiscono su questo centro energetico sono:
- Bevande: pompelmo rosso e rosa, succo di melograno e di ribes rosso.
- Alimenti: anguria, fagioli rossi, cavolo rosso, ciliege, cipolla rossa, corbezzolo (pianta), gamberi, fagioli rossi, fegato, fragole, mela rossa, melograno, peperone rosso, peperoncino rosso, pomodoro, bresaola, prosciutto crudo, radicchio rosso, ravanelli, bacche di rosa canina, susine rosse.
2° Chakra (Svadisthana) – l’arancione
Svadisthana è il chakra sacrale, detto anche sessuale, ed è responsabile della salute delle gonadi (ovaie per le donne, testicoli per gli uomini), dei reni e di tutti i processi in cui sono coinvolti i liquidi.
Quando è fuori equilibrio può causare problemi legati alla sessualità e alla prostata per gli uomini e ciclo mestruale particolarmente doloroso per le donne.
Il cibo e le bevande che influiscono su questo centro energetico sono:
- Bevande: spremuta d’arancia.
- Alimenti: arance, cachi, carote, caviale arancione, clementine, lenticchie arancioni, mandarini, mango, melone, nespole, paprica, pesca, salmone, scalogno, trota salmonata, tuorlo d’uovo, zafferano, zucca
3° Chakra (Manipura) – il Giallo
Manipura è il chakra del fuoco e si trova all’altezza del plesso solare.
Si occupa del corretto funzionamento di tutti gli organi che fanno parte del sistema digerente come ad esempio fegato, stomaco, pancreas etc
Se non funziona correttamente può causare disturbi molto fastidiosi all’apparato digestivo come diabete, ulcere, obesità, anoressia e bulimia (malattie dell’anima).
A livello mentale invece può far insorgerse eccessiva vergogna, alti livelli di ansia e turbamento fino alla depressione.
Il cibo e le bevande che influiscono su questo centro energetico sono:
- Bevande: succhi: d’ananas, di pera, di mela. Camomilla, limonata.
- Alimenti: ananas, papaia, albicocche, banana, ceci, limone, cereali, fiori di zucca, pere, mele, cotogna, mais, miele, patate, pompelmo, senape, susine gialle, pesche gialle, zafferano.
4° Chakra (Anahata) – il Verde
Anahata, il chakra del cuore, è importantissimo perché è correlato al cuore ed ai polmoni.
Se è fuori equilibrio può dare origine a problemi molto seri al sistema cardiovascolare, come pressione alta, asma e tachicardia. A livello mentale invece può insorgere eccessiva dipendenza nei confronti altrui, o al contrario, eccessivo distacco e diffidenza.
Il cibo e le bevande che influiscono su questo centro energetico sono:
- Bevande: tisane alla melissa ed al finocchio. Tè verde.
- Alimenti: tutta la gamma dei vegetali. Asparagi, avocado, azuchi verdi, baccelli, basilico, bietola, cappero, carciofo, cardo, cavolini di Bruxelles, cavolo cappuccio, cavolo cinese, cavolo rapa, cetriolo, cicoria, cime di rapa, crescione, fagiolini, fichi, kiwi, lattuga, mela verde, melissa, olive verdi, ortica, pepe verde, peperone verde, piante aromatiche (alloro, timo, rosmarino, salvia, origano…), piselli, pistacchi, porro, prezzemolo, spinaci, uva chiara, songino, zucchine, alghe.
5° Chakra (Visuddha) – il Blu
Visuddha è chiamato anche il chakra della gola ed controlla la tiroide, la bocca, le corde vocali e la lingua, le mani, la pelle e le orecchie
Se non è in equilibrio possono insorgere mal di gola, disturbi alla tiroide, anemie e allergie. Problemi all’equilibrio e vertigini. Difficoltà di espressione e di ascolto, non comprensione e incomunicabilità con il mondo esterno.
Il cibo e le bevande che influiscono su questo centro energetico sono:
- Bevande: succo di prugne
- Alimenti: prugne regine Claudia e Vittoria, borragine, pesce azzurro, prugne. Prugnole, coloranti alimentari (coloranti naturali non quelli chimici).
Per quanto riguarda i cibi del 6° e del 7° chakra diventa più difficile riconoscerli, per il semplice fatto che questi ultimi due centri energetici non sono legati a processi corporei ma a stati mentali. Il digiuno, praticato per brevi periodi, è indicato per ripulirli e rigenerarli, tuttavia possiamo comunque individuare degli alimenti.
6° Chakra (Ajna) – l’Indaco
Ajna, il chakra del terzo occhio, è correlato alla ghiandola pineale, detta anche epifisi, che è localizzata al centro della testa.
Quando si blocca può venire il mal di testa e anche problemi alla vista. Si può essere agitati ed avere incubi notturni. Inoltre si può sperimentare illogicità, distacco dalla realtà, o viceversa troppo attaccamento alla materia.
Il cibo e le bevande che influiscono su questo centro energetico sono:
- Bevande: succhi di mirtilli, ribes nero e lamponi
- Alimenti: caviale, lamponi, mirtilli, liquerizia, cavolo nero, formaggi blu, pesce, riso nero, ribes nero, ginepro e fiordaliso.
7° Chakra (Sahasrara) – il Viola
Sahasrara, il chakra della corona, è legato alla ghiandola pituitaria (l’ipofisi) che è importantissima perché regola il funzionamento di tutte le altre ghiandole.
Se è squilibrato possono insorgere influenze negative sul “pensiero”, negatività, pigrizia, disinteresse verso tutto e mancanza di autoascolto e autoaiuto.
Il cibo e le bevande che influiscono su questo centro energetico sono:
- Bevande: succo di more
- Alimenti: fichi neri, barbabietola rossa, melanzane, carciofo viola, more, olive taggiasche, ciliege nere, prugne viola.
Leggi anche: L’alimentazione nello yoga. Perché essere vegetariani?
Conclusioni
Ho iniziato questo articolo con un rapido excursus sulla storia del cibo, dalla nascita della cucina consapevole. Poi sono passata alle due anatomie di cui è composto il corpo umano, alla spiegazione (semplificata) di cosa sia la cromocucina e come può esserti utile. Per concludere ho illustrato quali organi e ghiandole corrispondono ad ogni singolo chakra, quali sintomi potresti avvertire quando si bloccano e gli alimenti ideali per sbloccarli.
Naturalmente per mantenere alto il tuo benessere psicofisico non basta solo cucinare i giusti cibi! Per raggiungere un equilibrio costante di corpo e spirito, dovresti abbinare alla cromocucina la pratica quotidiana di yoga e di meditazione.
Aspetto i tuoi commenti!
Se vuoi approfondire l’alimentazione per i chakra e la cromocucina ti consiglio 3 libri con i quali puoi farlo:
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