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Ajna, il chakra del terzo occhio: il centro dell’intuizione

da | Feb 3, 2018

Continuiamo il nostro viaggio di conoscenza del sistema dei chakra e, nell’articolo di oggi, parliamo di Ajna, il chakra dell’intuizione.

Questo centro energetico si trova appena sopra il centro delle sopracciglia ed è chiamato anche il terzo occhio.

Come tutti gli altri, anche questo chakra se funziona bene permette di sviluppare qualità importanti come ad esempio l’intuizione e la saggezza ma se in disequilibrio invece può provocare vari disturbi.

Perciò ogni praticante di yoga dovrebbe conoscerlo e sapere cosa fare nel suo caso.

Scopri, leggendo questo articolo, le caratteristiche del sesto chakra, l’elemento a cui è associato, le sue funzioni, cosa succede quando questo chakra non funziona bene e come portarlo in equilibrio.

Buona scoperta di Ajna! ;-)


I centri energetici nel corpo: i chakra

chakra 7 centri energetici

Per praticità, riepiloghiamo velocemente che cosa sono i chakra.

La parola chakra in sanscrito significa ruota.

Si tratta quindi di “ruote” o vortici che ricevono energia dall’universo, la immagazzinano, e la distribuiscono a parti specifiche dell’insieme mente/corpo, attraverso una rete di sottili canali psichici, le nadi.

L’attività dei chakra, che fanno parte del nostro corpo di energia, pranamaya kosha, si estende ad ogni aspetto del nostro essere.

Nel percorso attraverso i chakra si passa dai chakra “personali”, il primo e il secondo, che hanno a che fare con tematiche relative all’individuo, a quelli “interpersonali”, il terzo, il quarto e il quinto, che hanno a che fare con tematiche relative alle relazioni con gli altri, ai chakra “transpersonali”, il sesto e il settimo, che hanno a che fare con il tema della trascendenza.

Quindi, Ajna chakra, di cui parliamo oggi, è il primo dei chakra che affrontano questo tema.

Andiamo a scoprire le sue caratteristiche.


Caratteristiche principali del sesto chakra

anja chakra terzo occhio

Il significato della parola Ajna è percezione o comando infatti questo chakra è il centro della percezione visiva, psichica, intuitiva.

A livello fisico, governa gli organi di senso, in particolare la vista.

Il verbo che descrive l’attività di questo chakra è proprio vedere, percepire.

Ed il diritto di vedere, nel senso più ampio del termine, e quello di essere visto, sono i diritti della persona ad esso associati.

Il “demone” di questo chakra, ciò che ci impedisce di svilupparne le qualità positive, è l’illusione (Maya).

Una delle funzioni principali di questo chakra, è il riconoscimento dei nostri schemi mentali (samskara), dalle nostre modalità automatiche di comportamento, in modo che possiamo liberarcene e raggiungere la saggezza.

Questo richiede un certo grado di distacco, che non vuol dire disinteresse ma implica la curiosità di osservare senza pregiudizi.

È facendo un passo indietro che riusciamo a vedere il quadro completo; se stiamo troppo vicini, riusciamo a vedere solo i dettagli.

È localizzato appena sopra il punto centrale tra le sopracciglia, viene chiamato anche “terzo occhio” per la sua posizione e per la funzione di visione interiore, ed il suo colore è l’indaco.

Gli anga – gli stadi dello yoga – che sono collegati al terzo occhio sono dharana, concentrazione, e dhyana, meditazione.

Yantra: i due petali rappresentano l’incontro fra le due Nadi, Ida e Pingala. All’interno dei due petali, i due mantra HAM (Shiva) e KSAM (Shakti), rappresentano l’unione dell’energia maschile e femminile. Il cerchio rappresenta il vuoto.

Il triangolo con la punta verso il basso rappresenta il principio femminile. All’interno del triangolo un linga, il principio maschile, e il bija Mantra Om.

Sopra il triangolo un quarto di luna, con al suo interno un bindu, che rappresenta il distacco dal corpo.


Tabella riassuntiva con le caratteristiche principali di Ajna chakra

Nome sanscrito Ajna
Significato Percezione, comando
Dove si trova  Sopra il punto centrale tra le sopracciglia
Elemento associato
Funzioni principale Intuizione, saggezza
Parti del corpo correlate Fronte, tempie, occhi e seni del naso
Se squilibrato può provocare Disturbi agli occhi, emicranie e dolore alla fronte, egocentrismo, egoismo o anche allucinazioni
Ghiandole associate Ghiandola pineale
Bija mantra Om
Senso associato Vista
Colore Indaco
Guna 
Animale
Simbolo Un fiore di loto con 2 petali all’interno del quale si trova un triangolo rivolto verso il basso e il simbolo dell’Om


Nella tradizione non è associato a questo chakra nessun elemento; gli elementi (terra, acqua, fuoco, aria e spazio) sono cinque e sono associati ai primi cinque chakra.

Autori più moderni invece, associano a questo chakra la luce.

Se vuoi approfondire l’argomento dei cinque elementi puoi leggere questo articolo (I 5 elementi nello yoga e nell’ayurveda) oppure puoi scaricare RiequilibroElementare, la guida premium per conoscere e riequilibribrare i 5 elementi attraverso lo yoga.

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Funzionamento e disfunzioni del terzo occhio

come funziona il terzo occhio

Quando l’energia fluisce liberamente in questo chakra, sperimentiamo uno stato di ricettività e di sintonia, manifestiamo radiosità e saggezza, possiamo sviluppare le qualità psichiche dell’intuizione, della telepatia, della chiaroveggenza.

Quando invece il terzo occhio non funziona come dovrebbe, possono verificarsi disturbi o tensioni agli occhi, cecità, emicranie e dolore alla fronte sul piano fisico; possiamo manifestare atteggiamenti negativi come cinismo, orgoglio, egocentrismo ed egoismo; oppure, se il chakra riceve troppa energia, possiamo avere allucinazioni.

Per tutte queste ragioni è importantissimo riequilibrarlo e mantenerlo in equilibrio con delle pratiche specifiche.

Andiamo a scoprirne alcune…


Come riequilibrare Ajna chakra

come riequilibrare il chakra del terzo occhio

Per riequilibrare Ajna chakra possiamo svolgere della specifiche attività nella vita quotidiana, ad esempio alimentarci con cibi puri, ascoltare musica da meditazione o contemplare il cielo stellato.

Inoltre, può essere utile tenere un diario dei sogni che, essendo messaggi del nostro inconscio, ci aiutano a penetrare nella nostra psiche, aiutandoci in uno dei compiti propri di questo chakra, sviluppare la saggezza.

Abbiamo detto che questo è il primo chakra collegato alla trascendenza; siccome la bellezza è un segno di vicinanza al divino, attività che creano bellezza, dall’arte alla cura dei dettagli nella nostra persona e nell’ambiente in cui viviamo, ci sostengono nell’espansione di questo chakra.

Anche vedere e apprezzare la bellezza in noi stessi, negli altri, nell’arte e nella natura, è un atteggiamento in sintonia con questo chakra.

Possiamo contribuire allo sviluppo di questo chakra anche con attività più propriamente yogiche.

Fra le asana che lavorano su questo chakra possiamo contare: Chakravakasana, la posizione del Chakora, un uccellino considerato immortale perché si nutre del nettare sacro dell’Amrita; Chaturanga Dandasana, la posizione della panca; Adho Muka Svanasana, la posizione del cane che guarda in giù; Pursvottanasana, la posizione dell’est; Padmasana, la posizione del loto; Ashwa Sanchalasana, la posizione del cavallo; Chakrasana, la posizione della ruota, che comunemente chiamiamo il ponte; Matsyasana, posizione del pesce; Balasana, la posizione del bambino; Sasamgasana, la posizione della lepre; Yoga Mudra, il simbolo dello yoga; Janu Sirsasana, la posizione della testa al ginocchio; Uttanasana, il piegamento in avanti (in tutte le sue varianti); le posizioni di equilibrio; Sarvangasana, la posizione della candela; Halasana, la posizione dell’aratro e Sirsasana, la posizione sulla testa.

Se vuoi saperne di più su queste posizioni, come eseguirle, i loro benefici etc… dai un’occhiata a YogAsana, la guida alle posizioni base dello yoga.

Scopri Yogasana


Pranayama

Un altra modo per riequilibrare il terzo occhio è grazie al pranayama.

Il pranayama che agisce direttamente su questo chakra è Nadi Shodana, la respirazione a narici alternate.

È un pranayama che ha lo scopo di rimuovere i blocchi nello scorrere del prana nei due principali canali energetici, Ida e Pingala, che terminano proprio in Ajna chakra.

Questo pranayama svolge un effetto calmante sul sistema nervoso e sulla mente. Il maggior flusso di prana nelle nadi e la calma predispongono alla meditazione.

Segui queste indicazioni per praticarlo:

  1. nadi shodana pranayama per ajna chakraSiediti in una posizione meditativa (Sukhasana, Padmasana, Siddhasana etc…)
  2. La mano destra forma un mudra, che deve essere mantenuto durante tutta la pratica, a scelta fra Vishnu mudra e Visagra mudra. Vishnu mudra si forma con l’indice e il medio ripiegati verso il palmo della mano, il pollice disteso, l’anulare e il medio distesi e possibilmente in contatto fra loro mentre Visagra mudra si forma con l’indice e il medio appoggiati su Ajna chakra. In entrambi i casi, il pollice e l’anulare vengono impiegati per chiudere alternativamente la narice destra e la narice sinistra. (Leggi anche: Mudra, i gesti delle mani:)
  3. Si inizia inspirando con la narice sinistra, si espira con la narice destra, si usa di nuovo la narice destra per inspirare e si conclude espirando con la narice sinistra.
  4. Questo rappresenta un ciclo di pranayama. Conta 12 cicli di pranayama, o multipli di 12.
    Si comincia con un rapporto di 1:1 fra inspirazione ed espirazione (es. conto 6 inspirando e 6 espirando) per arrivare ad un rapporto 1:2 (es. conto 6 inspirando e 12 espirando).
  5. Poi si aggiungono prima la pausa a polmoni pieni e poi la pausa a polmoni vuoti (solo per praticanti avanzati)
  6. Le proporzioni possono variare in molti modi ma è sconsigliato esagerare, soprattutto se si prova da soli.

Per approfondire il pranayama leggi:


Trataka

Un’altra pratica molto indicata per il terzo occhio è trataka, o esercizio dello sguardo fisso, sulla fiamma della candela.

meditazione terzo occhio trataka

Da un punto di vista fisico, è una pratica salutare per gli occhi ma il suo effetto più importante è quello di sviluppare una grande concentrazione.

E’ considerato anche un esercizio di pulizia degli occhi.

Ecco come eseguirlo in breve:

  1. Anche in questo caso, siediti in una posizione di meditazione, in una stanza buia.
  2. Cerca di stabilizzare la posizione e di calmare il respiro, poi apri gli occhi e concentra lo sguardo sulla fiamma della candela, cercando anche di non battere le ciglia.
  3. Continua a fissare la luce finché gli occhi non si stancano, poi chiudi gli occhi e rimani concentrato nel punto fra le sopracciglia dove continuerai a vedere la fiamma della candela.

È un ottimo esercizio di concentrazione, preparatorio per la meditazione.

Anche la meditazione è una pratica molto utile per sviluppare questo chakra, puoi utilizzare la tecnica che già utilizzi oppure praticare in sequenza Nadi Shodana e il trataka sulla candela, cercando di rimanere con l’attenzione al punto fra le sopracciglia anche quando non riesci più a vedere la fiamma della candela nello schermo mentale.

Cerca di rimanere concentrato più a lungo possibile, senza compiere uno sforzo eccessivo. Concludi riportando l’attenzione sul respiro e poi riapri gli occhi.

Un’ultima pratica che ti consiglio per lavorare sul terzo occhio, è la ripetizione del bija mantra Om.

Di seguito riporto un video che a volte utilizzo nelle mie lezioni sia come musica per praticare sia per la recitazione del mantra.


Conclusioni

Come già descritto nell’articolo, l’equilibrio di Ajna chakra è importantissimo per il corretto funzionamento della ghiandola pineale e per sviluppare la saggezza e l’intuizione.

Se il terzo occhio non è in equilibrio possono insorgere problemi fisici come ad esempio problemi agli occhi, mal di testa o anche disturbi legati alla personalità come egocentrismo o egoismo.

Per sviluppare le qualità di questo centro e per prevenire i disturbi associati alla ghiandola pineale è importante che segui costantemente delle pratiche specifiche e nell’articolo te ne ho suggerite varie.

A te la scelta se praticare asana, pranayama, meditazione o altro ;-)

*Immagini tratte da Bigstock e video da Youtube

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