Nell’ultimo articolo abbiamo parlato di muladhara, il primo dei sette chakra.
Nell’articolo di oggi invece parliamo del secondo chakra, svadhisthana, il chakra dell’acqua.
Questo chakra è associato al piacere, alla sessualità e se squilibrato può causare problemi molto fastidiosi come ad esempio impotenza, frigidità e non solo.
Se vuoi saperne di più sul secondo chakra, mettiti comodo e leggi questo articolo. Scoprirai le sue caratteristiche, l’elemento a cui è associato, le funzioni che questo centro energetico controlla, cosa può succedere se non è in equilibrio e come riequilibrarlo.
Buona scoperta di svadhisthana chakra ;-)
Indice
I chakra, i centri energetici del corpo
Prima di andare ad approfondire la conoscenza del secondo chakra ripassiamo velocemente cosa sono i chakra e come funzionano.
[Se già conosci questo argomento puoi passare direttamente al secondo paragrafo]
I chakra sono dei centri energetici che si trovano lungo la colonna vertebrale e hanno la funzione di ricevere, accumulare e ridistribuire l’energia.
Queste ruote di energie agiscono da ponte tra corpo, mente e spirito, e influenzano moltissimo il nostro modo di comportarci, di pensare, di agire, le nostre emozioni, come ci esprimiamo e molti altri aspetti della nostra vita.
Quando i chakra sono in completo equilibrio, cosa alquanto rara, permettono il libero flusso di energia, quando invece sono squilibrati la ostacolano, causando molti problemi che possono manifestarsi a livello fisico, mentale o anche emozionale.
Grazie però a delle opportune tecniche che lo yoga ci mette a disposizione, possiamo lavorare su delle zone specifiche del corpo che influenzano chakra specifici e così possono essere riequilibrati.
Per saperne di più sul sistema dei chakra leggi anche: I 7 CHAKRA: cosa sono, quali sono e come funzionano
Le caratteristiche principali di svadhisthana chakra
Il significato del termine svadhisthana in sanscrito è dolcezza.
Si trova nella parte inferiore dell’addome tra i genitali e l’ombelico e corrisponde al ganglio nervoso chiamato plesso sacrale.
L’elemento associato al secondo chakra è l’acqua e infatti questo centro energetico governa le funzioni corporee che sono correlate con i liquidi: la riproduzione, la sessualità, la formazione e l’eliminazione delle urine e la circolazione.
Per saperne di più sui 5 elementi leggi anche questo articolo oppure Riequilibrio Elementare, la guida per riequilibrare i 5 elementi con lo yoga.
Il colore di questo chakra è l’arancione ed il simbolo è un fiore di loto con 6 petali.
A volte, dipende dall’illustrazione, all’interno sono raffigurati altri due fiori di loto e un animale simile a un coccodrillo, il makara, che rappresenta le passioni, il desiderio e gli altri istinti animali che si trovano nell’inconscio.
All’interno del simbolo del secondo chakra si trova la luna, che è il pianeta correlato con questo centro.
La luna è in grado di muovere i mari e così, allo stesso modo, le passioni ed i nostri desideri sono in grado di controllare completamente i nostri comportamenti.
Il senso correlato a questo centro energetico è il gusto.
Svadhisthana chakra controlla la capacità di provare emozioni, il desiderio di unione con il proprio partner, il bisogno di socializzare, la sensibilità e anche la creatività.
Tabella riassuntiva con le caratteristiche principali di svadhisthana chakra
Nome sanscrito | Svadhisthana |
Significato | Dolcezza |
Dove si trova | All’altezza dei genitali, nella parte inferiore dell’addome |
Elemento associato | Acqua |
Funzioni principale | Procreazione, sessualità, desiderio e piacere |
Parti del corpo correlate | Sistema circolatorio, genitali, vescica, reni |
Se squilibrato può provocare | Dolori frequenti alla parte inferiore della schiena, frigidità, impotenza e vari problemi che possono interessare l’utero, la vescica o anche i reni |
Ghiandole associate | Ovaie e testicoli |
Bija mantra | Vam |
Senso associato | Gusto |
Colore | Arancione |
Guna | Tamas |
Animale | Pesce, creature marine, makara |
Simbolo | Un fiore di loto con 6 petali. All’interno si trova il makara, un animale simile ad un alligatore che rappresenta i desideri e gli istinti animali che nell’inconscio |
Il secondo chakra e l’acqua
L’elemento del secondo chakra è l’acqua.
Questa è fluida, senza forma ed è caratterizzata dal movimento.
È meno densa di un solido ma si espande fino a riempire completamente lo spazio. È creativa, amplifica e trasmette il suono.
Proprio perchè la caratteristica principale di questo elemento è il movimento, nella pratica possiamo ritrovare questo aspetto nel vinyasa, cioè il movimento sincronizzato con il respiro.
Possiamo percepire l’elemento acqua quando facciamo un movimento fluido, delicato e senza sforzo tra una posizione e l’altra. E’ importante che il movimento sia ripetuto più volte e che sia fatto a ritmo del proprio respiro.
Il movimento dell’acqua è associato anche al cambiamento, un’altra caratteristica correlata a svadhisthana.
Il primo chakra infatti è caratterizzato da stabilità, radicamento e fermezza, mentre nel secondo ritroviamo caratteristiche opposte come il flusso, il mutamento, l’adattamento e il lasciar andare.
Secondo chakra bloccato?
Il corretto funzionamento di questo chakra è importantissimo perché se è bloccato può dare origine a disturbi molto fastidiosi.
Proprio perché svadhisthana è responsabile delle emozioni, se questo centro è squilibrato si perde il controllo dei propri stati emotivi.
Non si riesce a gestire la rabbia, si è eccessivamente istintivi e spesso si hanno dei sbalzi d’umore che possono andare da stati depressivi a stati di grande euforia.
Quando questo chakra è bloccato anche la vita sessuale ne risente.
Si hanno problemi nei rapporti con il proprio partner, le relazioni non sono soddisfacenti e, da molte persone che hanno il secondo centro energetico fuori equilibrio, il sesso viene vissuto solo come uno sfogo fisico e manca della sua parte emotiva.
Chi ha il secondo chakra bloccato è più portato a sviluppare delle dipendenze come ad esempio abuso di alcol oppure di altre sostanze stupefacenti.
A livello fisico invece quando svadhisthana è squilibrato può causare disturbi della prostata, al ciclo mestruale, ai reni, alla vescica e anche il sistema circolatorio non funziona come dovrebbe.
Spesso questo chakra è bloccato a causa di un’infanzia traumatica in cui ci sono stati degli avvenimenti che hanno represso lo sviluppo spontaneo di questo centro energetico.
Come riequilibrare svadhisthana chakra
Quando il secondo chakra è equilibrato, lo siamo anche emotivamente, non si hanno frequenti sbalzi d’umore, il rapporto con il proprio partner è ottimo, non si cerca disperatamente il piacere e, proprio come l’acqua, che è l’elemento di questo centro, tutto nella vita fluisce senza blocchi.
Ma cosa fare se svadisthana è fuori equilibrio?
Come già accennato, il secondo chakra è localizzato nella parte inferiore dell’addome, perciò le posizioni yoga che mirano ad equilibrare questo centro energetico sono tutte quelle che fanno lavorare questa zona in particolare tutti gli asana che lavorano per aprire le anche.
Anjaneyasana, Virabhadrasana 1, Virabhadrasana 2, Balasana con le ginocchia divaricate, Upavistha Konasana, Prasarita Padottanasana e Baddha Konasana sono per esempio alcune delle posizioni che puoi utilizzare per lavorare su svadhisthana chakra.
Se vuoi approfondire le posizioni, i loro benefici, come si eseguono, gli allineamenti e le varianti semplificate, ti consiglio di dare un’occhiata alla guida premium su questo argomento: YogAsana, la guida completa sulle posizioni base dello yoga.
Un altro modo per lavorare sul secondo chakra è fare una pratica che richiama le caratteristiche dell’acqua cioè fluida, morbida e con molto movimento.
Il tipo di pratica che più si avvicina a queste caratteristiche è il vinyasa yoga. Con vinyasa si intende qualsiasi pratica in cui c’è il collegamento tra movimento e respiro che aiuta a passare più efficacemente ed a fluire più liberamente tra una posizione e l’altra.
Un altro modo per riequilibrare svadhisthana è usare la meditazione.
Puoi meditare usando delle visualizzazioni, dei mudra specifici che lavorano su questo centro energetico oppure puoi anche usare dei mantra.
Spesso nelle mie lezioni, quando faccio una pratica mirata a equilibrare il secondo chakra, utilizzo il seguente video come sottofondo dove avviene la ripetizione del bija mantra di questo centro: Vam.
Anche l’alimentazione sicuramente influisce molto sull’equilibrio dei chakra e può essere utilizzare per riequilibrare il secondo chakra.
Sempre per il fatto che l’acqua è l’elemento associato al secondo centro energetico, i liquidi assumono un importanza cruciale per l’equilibrio di svadhistana.
La giusta assunzione di acqua è fisiologicamente fondamentale sia per i processi microscopici, quelli che avvengono a livello cellulare, che per quelli macroscopici, come ad esempio la pulizia dei reni.
Per far si che tutti i processi fisiologici avvengano correttamente e per tenere il secondo chakra in equilibrio, assicurati di bere molta acqua, succhi di frutta naturali, estratti e tisane.
VIDEO: pratica di yoga per il 2° chakra
Questa pratica di yoga è stata pensata per riequilibrare il 2° chakra, Svadhisthana.
Lavoreremo focalizzandoci sulle anche, zona dove si trova questo centro energetico. Lo faremo grazie a una variante semplificata di Triang Mukha Eka Pada Paschimottanasana, una posizione yoga che permette di aprire il bacino e le anche.
Una lezione calma, lenta e molto rilassante.
Sempre per il fatto che l’acqua è l’elemento associato al secondo centro energetico, i liquidi assumono un importanza cruciale per l’equilibrio di svadhistana.
La giusta assunzione di acqua è fisiologicamente fondamentale sia per i processi microscopici, quelli che avvengono a livello cellulare, che per quelli macroscopici, come ad esempio la pulizia dei reni.
Per far si che tutti i processi fisiologici avvengano correttamente e per tenere il secondo chakra in equilibrio, assicurati di bere molta acqua, succhi di frutta naturali, estratti e tisane.
Il piacere
Il principio del piacere è strettamente correlato svadhisthana chakra.
Come animali tendiamo ad essere attratti dal piacere e ad evitare il dolore. Questo è un dato di fatto.
Ma molte cose piacevoli, direi la maggior parte, se ci si ferma qualche minuto a pensarci, non sono positive affatto, soprattuto poi se si rimane intrappolati nella costante ricerca del piacere.
Infatti, il piacere può essere un’arma a doppio taglio e per renderci conto di questo bisogna sviluppare una profonda consapevolezza di come si reagisce alle circostanze.
Se non si è consapevoli dei nostri pensieri si tende a reagire istintivamente a tutto ciò che accade e si è costantemente attratti da ciò che è positivo e si tende ad allontanare ciò che è negativo.
Ma molto spesso le cose positive nel breve termine sono negative dopo molto tempo e viceversa.
Non è tanto il piacere a essere dannoso quanto l’attaccamento ad esso.
Grazie alla pratica dello yoga, e soprattutto della meditazione, si può sviluppare una maggiore consapevolezza di come la nostra mente reagisce ed è continuamente attratta dal piacere, di conseguenza si può reagire più consapevolmente, senza attaccamento e senza essere continuamente “controllati” dal piacere e dal dolore”.
Approfondimenti:
Le emozioni
Le emozioni sono un altro aspetto correlato con il secondo chakra.
Queste possono essere considerate come reazioni istintive e complesse al piacere ed al dolore.
Finche sono liberate e lasciate andare come un fiume che scorre, non creano nessun problema, ma troppo spesso vengono represse.
La società in cui viviamo, le differenze culturali e molti schemi mentali purtroppo causano la repressione di queste emozioni, che a loro volta provocano tensioni corporee che limitano il movimento.
Grazie alla pratica dello yoga, ai suoi allungamenti, ai suoi movimenti diversi da quelli che si fanno tutti i giorni, si possono allentare queste tensioni e lasciar uscire queste emozioni represse.
In questo modo vengono sciolti quei blocchi emotivi che condizionano, e non poco, il nostro modo di comportarci.
Il movimento
Poiché i blocchi emotivi limitano il movimento, quest’ultimo può essere utilizzato per eliminare queste tensione emotive croniche.
Nella pratica dello yoga dovremmo permettere che il respiro arrivi in tutte le parti del corpo, proprio come se fosse un liquido che arriva in ogni angolo.
Mentre si fanno gli asana dovremmo essere continuamente attenti e cercare di percepire dove si trovano queste tensioni corporee, cercare di mandarci il respiro e tentare di lasciare che quest’ultimo lavori per liberare i blocchi emotivi.
Questo però può avvenire solo quando ci si lascia completamente andare nella pratica e non c’è nessuna tensione né a livello fisico né a livello mentale.
E come fare per far si che la pratica non crei nessuna tensione?
Usando il respiro che dovrebbe essere costantemente libero, profondo, lento e regolare.
Per approfondire la respirazione leggi anche:
Conclusioni
Come sicuramente hai potuto capire dall’articolo, Svadhisthana chakra è un centro energetico importantissimo e, se squilibrato, può causare molti problemi fisici che interessano la zona del basso addome, ma anche molti problemi mentali come ad esempio emozioni represse, continua ricerca del piacere e problemi che spesso si manifestano nella vita di coppia.
Però, grazie allo yoga e alla meditazione, si può fare molto per riequilibrare il secondo centro energetico.
Questo però dipende da te e da nessun altro.
Lo yoga e la meditazione possono fare dei veri e propri miracoli, però bisogna praticare costantemente, altrimenti difficilmente si vedranno i cambiamenti tanto sperati.
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*Immagini tratte da Bigstock e video da Youtube