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Sahasrara chakra, il settimo centro energetico

da | Mar 18, 2018

Siamo arrivati alla fine del nostro percorso di conoscenza del sistema dei chakra e, nell’articolo di oggi, parliamo di Sahasrara, il chakra dell’illuminazione.

E’ il settimo centro energetico ed è fondamentale che funzioni correttamente se vuoi ottenere saggezza, conoscenza e connessione spirituale.

Se vuoi saperne di più mettiti comodo e leggi questo articolo.

Scoprirai le caratteristiche del settimo chakra, l’elemento a cui è associato, quali sono le sue funzioni, cosa succede quando questo chakra non funziona come dovrebbe e come portarlo di nuovo in equilibrio.

Buona lettura.


Cosa sono i centri energetici ed il sistema dei chakra in breve

Il sistema dei chakra

Per comodità, vi ricordo in breve che cosa sono i chakra.

La parola chakra in sanscrito significa ruota. Si tratta quindi di “ruote” o vortici che ricevono energia dall’universo, la accumulano, e, attraverso una rete di canali energetici, le Nadi, la distribuiscono a parti specifiche del nostro essere, inteso come un unicum di mente e corpo.

I chakra appartengono al nostro corpo di energia, pranamaya kosha, ma la loro attività investe ogni aspetto del nostro essere.

Ho scritto un articolo sulla fisiologia sottile dello yoga che puoi leggere per avere un’idea più precisa del sistema energetico all’interno del quale si collocano i chakra.

Abbiamo già visto come il percorso attraverso i chakra si snodi attraverso chakra cosiddetti “personali”, il primo e il secondo, che hanno a che fare con tematiche relative all’individuo, chakra “interpersonali”, il terzo, il quarto e il quinto, che hanno a che fare con tematiche relative alle relazioni con gli altri per concludersi con chakra detti “transpersonali”, il sesto e il settimo, che hanno a che fare con il tema della trascendenza.

Come dicevamo, Sahasrara chakra è il punto di arrivo di questo percorso o il punto di partenza, a seconda della nostra prospettiva:

  • è l’arrivo se consideriamo il viaggio dell’anima incarnata attraverso il mondo materiale per tornare ad immergersi nella trascendenza;
  • è il punto di partenza invece se consideriamo il viaggio della coscienza per manifestarsi sul piano materiale.

Andiamo a scoprire di più su questo centro…

Per saperne di più sul sistema dei chakra leggi anche I 7 CHAKRA: cosa sono, quali sono e come funzionano


Caratteristiche principali di sahasrara chakra

sahasrara chakra

Il significato della parola “Sahasrara” è mille e simboleggia l’infinito.

È localizzato sulla sommità della testa, dove i bambini hanno la fontanella ed il suo colore è il violetto (o il bianco).

Proprio per la sua localizzazione è conosciuto anche come il chakra della corona.

Questo è il chakra del pensiero, della consapevolezza e dell’informazione. Rappresenta il livello più astratto e versatile di tutti i chakra. Ci mette in collegamento con l’intelligenza divina e la sorgente di ogni manifestazione.

Le parti del corpo ad esso collegate sono la corteccia cerebrale ed il sistema nervoso centrale.

Il verbo che descrive l’attività di questo chakra è accettare, sapere, capire. Ed il diritto di sapere, anche stavolta nel senso più ampio del termine, è il diritto della persona ad esso associata.

Un detto popolare recita “sapere è potere” e Gesù stesso ha affermato “conoscerete la Verità e la Verità vi renderà liberi”.

Nel mondo moderno, chi controlla l’informazione, attraverso stampa e televisione, è quello che ha maggiore potere. Possiamo renderci conto da soli della fondamentale importanza per noi di “sapere”.

Il “demone” di questo chakra, ciò che ci impedisce di svilupparne le qualità positive, è l’attaccamento, l’ignoranza.

Una delle funzioni principali di questo chakra, è la conoscenza.

Lo stadio dello yoga -anga- collegato a Sahasrara è il Samadhi, il frutto finale della meditazione, l’assorbimento estatico nella beatitudine divina.

Lo yantra associato è un loto rovesciato con mille petali, numero simbolico per indicare l’infinito. I petali contengono tutte le combinazioni possibili delle lettere dell’alfabeto sanscrito e all’interno c’è un cerchio di luce bianco. All’interno del cerchio c’è un triangolo giallo che contiene una falce di luna e il bindu, il punto dell’energia divina.


Tabella riassuntiva con le caratteristiche principali di svadhisthana chakra

Nome sanscrito Sahasrara
Significato Mille
Dove si trova  Sulla sommità della testa dove si trova la fontanella
Elemento associato Pensiero
Funzioni principale Conoscenza
Parti del corpo correlate Corteccia cerebrale e sistema nervoso centrale
Se squilibrato può provocare Impossibilità di coltivare la spiritualità, crisi personali, senso solitudine e isolamento, eccessivo attaccamento
Ghiandole associate Ghiandola pituitaria
Bija mantra Ah
Senso associato
Colore Viola (o bianco)
Guna  Satva
Animale
Simbolo Fiore di loto rovesciato con mille petali, numero simbolico per indicare l’infinito. All’interno dei petali, un cerchio di luce bianco. All’interno del cerchio un triangolo giallo che contiene una falce di luna e il bindu, il punto dell’energia divina.


Nella tradizione non è associato a questo chakra nessun elemento.

Gli elementi (terra, acqua, fuoco, aria e spazio) sono cinque e sono associati ai primi cinque chakra. Autori più moderni però associano a questo chakra la consapevolezza.

Per approfondire i 5 elementi leggi l’articolo I 5 elementi nello yoga e nell’ayurveda oppure dai un’occhiata a RiequilibroElementare, la guida premium per riequilibrare i 5 elementi grazie allo yoga.


Funzionamento e disfunzioni del settimo chakra

Funzionamento e disfunzioni del settimo chakra

Quando l’energia fluisce liberamente in questo chakra, sperimentiamo uno stato di presenza, di consapevolezza e di apertura.

Si sviluppano conoscenza, saggezza, comprensione, connessione spirituale e beatitudine.

La beatitudine è quello stato di completa unione che si ottiene attraverso la purificazione e l’integrazione di tutti i chakra.

Viene chiamata Samadhi -illuminazione- oppure Moksha o Kaivalya e rappresenta la dissoluzione del Se’ individuale nell’interezza della creazione.

Questo stato di illuminazione viene descritto con le parole Sat-Chit-Ananda.

  • Sat vuol dire verità; indica la comprensione esperienziale ed immediata di chi siamo, di come funziona il nostro mondo, del nostro vero Se’ e del complesso mente/corpo/spirito. Chi ha sperimentato la verità diventa un jivamukti, anima risvegliata e libera che continua a vivere in un corpo fisico. Il suo scopo e’ quello di condividere la verità con gli altri.
  • Chit vuol dire consapevolezza e fa riferimento all’esperienza del jivamukti di apertura a infinite possibilità. La mente diventa infatti uno spazio aperto di infinite possibilità immediatamente connesse con l’intelligenza che governa la creazione.
  • Ananda vuol dire beatitudine, uno stato di gioia perenne, è la natura intrinseca della coscienza, risvegliata dal contatto con la creazione in tutte le sue manifestazioni, in particolare dal contatto con la natura.

Sul piano fisico, uno squilibrio in questo chakra può causare forti emicranie, infiammazioni cerebrali e malattie neurologiche.

Dal punto di vista emotivo invece, possono verificarsi depressione, confusione mentale, incapacità di apprendimento, apatia, rifiuto della vita.

In particolare, i disturbi legati ad un eccesso energetico in questo chakra, sono un senso di disconnessione dalla realtà materiale, la dipendenza spirituale ed un eccessivo materialismo.

Quando invece il chakra è in difetto energetico, si sperimenta una disconnessione dallo Spirito, cinismo e chiusura mentale.


Posizioni yoga per riequilibrare sahasrara chakra

Posizioni yoga asana per riequilibrare sahasrara chakra

Come sempre le posizioni yoga ci permettono di portare l’attenzione in una determinata zona del corpo e di stimolarla, in questo caso la sommità della testa.

Di seguito ti consiglio 3 asana che se fatte costantemente permettono di mantenere il chakra della corono in equilibrio.

Puoi eseguirle separatamente o anche in sequenza, a te la scelta.


Sasangasana, la posizione del coniglio

Sasangasana x settimo chakra

Questa è la posizione che ti consiglio di praticare se sei alle prime armi e se vuoi lavorare sul chakra della corona.

Questa posizione è la più semplice di quelle descritte ed è solitamente eseguita da chi non riesce a fare Sirsasana, la posizione di equilibrio sulla testa. Inoltre a differenza di quest’ultima può essere mantenuta più a lungo perché la pressione sul collo è nettamente inferiore.

  1. Inizia partendo da Marjiarasana, la posizione del gatto, con le spalle sopra i polsi ed il bacino sopra le ginocchia.
  2. Porta il mento verso il collo e appoggia la sommità della testa sul tappetino. Prima di togliere il supporto delle mani assicurati che il punto di appoggio sia
    al centro della testa altrimenti di potrebbe creare un po’ di tensione al collo.
  3. A questo punto porta le mani sulle caviglie e mantieni la posizione per 10 respiri completi oppure fino a quanto riesci a mantenerla comodamente senza che la tensione insorga.

Se vuoi intensificare leggermente la posizione puoi intrecciare le mani dietro la schiena e portare le braccia sopra la testa, perpendicolari al suolo.

Se vuoi iniziare a fare yoga oppure hai cominciato a praticare da poco tempo ti consiglio di dare un’occhiata a EasyYoga, la guida per iniziare a fare yoga in modo semplice ed efficace.


Sirsasana, la posizione di equilibrio sulla testa

Sirsasana per sahasrara chakra

Un’altra posizione che ti consiglio di praticare per mantenere in equilibrio sahasrara chakra è sirsasana, ma è abbastanza impegnativa.

Ti consiglio quindi di praticarla inizialmente sotto gli occhi di un insegnante e di prendere confidenza con la posizione a testa in giù con l’aiuto di un muro.

Questa è posizione è una delle posizioni più difficile da mantenere ma allo stesso tempo è incredibilmente benefica perché stimola la ghiandola pituitaria, importantissima per il corretto funzionamento di tutte le altre ghiandole.

E’ assolutamente sconsigliata per chi soffre spesso di dolori cervicali.

  1. Parti dalla posizione del gatto.
  2. Piega il tappetino in modo da fare un rettangolo per rendere la superficie di appoggio più comoda. Posizionati davanti ad un muro.
  3.  Appoggia gli avambracci a terra, intreccia le dita e apri i gomiti alla stessa larghezza delle spalle. Si deve creare un triangolo tra mani e gomiti.
  4. Appoggia la sommità della testa a terra e la nuca sulle mani.
  5. A questo punto distendi le gambe e inizia a camminare in avanti fino a che non senti che il peso è quasi totalmente sulle braccia e non più sui piedi. A questo punto piega le ginocchia e rimani per qualche respiro in equilibrio sulla testa con le gambe piegate.
  6. Solo quando ti senti stabile puoi distendere le gambe verso il cielo.
  7. Mantieni la posizione per 5 o 10 respiri profondi.

In questa posizione è importantissimo attivare le spalle per non far si che il peso gravi totalmente sul collo e inoltre cerca di mantenere il controllo della zona lombare senza lasciare che si curvi eccessivamente.


Matsyasana, la posizione del pesce

Matsyasana per settimo chakra

Anche la posizione del pesce è ottima perché oltre a lavorare sul quinto chakra stimola anche il settimo.

E’ leggermente intensa per il collo quindi, se hai spesso dolore in questa zona, evitala oppure cerca di eseguirla dolcemente o con i supporti adeguati.

  1. Distenditi a terra e rilassa il collo.
  2. Porta le mani accanto alle spalle e sollevale. Distendi la gola e porta la sommità della testa a terra.
  3. Questo asana può essere eseguito in vari modi e ti consiglio di eseguirlo con le gambe distese, come puoi vedere nella figura oppure intrecciarle. Se pratichi da molto tempo puoi anche eseguire questa posizione con le gambe a loto.
  4. Mantieni la posizione per 5 o 10 respiri profondi e poi esci esattamente come sei entrato, sollevando le spalle e portando la nuca a terra.

Solitamente dopo questa posizione si esegue alla fine della propria pratica e dopo averla eseguita si rimane con la testa a terra per permettere al collo di rilassarsi.

Se vuoi approfondire le posizioni, la loro esecuzione, le varianti semplificate, gli allineamenti ed i benefici dai un’occhiata a Yogasana, la guida alle posizioni base dello yoga.


Altri modi per mantenere il chakra della corona in equilibrio

come mantenere sahasrara in equilibrio

Camminate e pensieri

Una delle possibilità per riportare in equilibrio il settimo chakra, è quella di fare regolarmente delle camminate per i monti e, una volta in cima, di ammirare il panorama con una sensazione di appagamento e di calma.

Un’altra pratica che si può compiere nel quotidiano è quella di osservare il flusso della tua attenzione mentre sei impegnato nelle tue attività e di notare i tuoi pensieri. Se i tuoi pensieri ruotano intorno a temi collegati ad un chakra specifico, può essere l’indicazione di un chakra su cui lavorare.

È un esercizio che aiuta a portare in superficie, alla consapevolezza, ciò che normalmente è inconscio.

Un’ulteriore pratica, può essere quella di esercitarsi a portare l’attenzione su un compito specifico, con concentrazione, senza permettere alla mente di distrarsi da quel compito.

Tecniche più specificatamente “yogiche” per riequilibrare Sahasrara chakra possono essere la meditazione camminata, il “pranayama controllato” e l’utilizzo di affermazioni.

Approfondimenti:


La meditazione camminata

Esistono varie forme di meditazione camminata, la più semplice è quella di abbinare ogni passo ad una fase del respiro,

Puoi anche concentrarti su ogni momento del camminare, rendendoti conto del momento preciso in cui sollevi il piede da terra, del momento in cui il piede è sollevato, del momento in cui lo appoggi di nuovo e del momento in cui sposti il peso del corpo sul piede appoggiato a terra mentre inizi a sollevare l’altro.

Se vuoi saperne di più su questo tipo di meditazione leggi anche Meditazione camminata: come farla e perché fa bene


Il pranayama controllato

La respirazione è un altro strumento fantastico che lo yoga ci mette a disposizione per lavorare sul sistema dei chakra, in questo caso sul settimo.

Di seguito ti consiglio una tecnica tratta da un libro di Anodea Judith, esperta internazionale di chakra: il pranayama controllato.

Questa esercizio di respirazione consiste in una variante di una tecnica tradizionale, in cui devi fare sette piccole inspirazioni, come se fossero sette sorsi d’aria, con una pausa di concentrazione in ogni chakra dopo ognuna delle inspirazioni, dal primo al settimo, seguite da una espirazione lunga e completa.

Questo ciclo ti aiuta a comprendere la corrente energetica ascendente, di consapevolezza della natura divina dell’essere umano.

Esegui almeno un ciclo da dodici e poi ripeti in modo inverso.

Fai un’inspirazione lunga e completa e poi sette piccole espirazioni, con una pausa di concentrazione in ognuno dei chakra, dal settimo al primo.

Questo ciclo invece, ti aiuta a diventare consapevole della corrente energetica discendente, di manifestazione, dell’anima che si incarna e si manifesta sul piano fisico. Anche in questo caso, esegui almeno un ciclo da dodici. In conclusione, rimani per qualche momento in meditazione.

Per approfondite leggi anche:


Mantra

Puoi usare anche alcuni mantra per lavorare sul settimo centro energetico.

A volte nelle mie lezioni quando faccio una pratica focalizzata su sahasrara chakra utilizzo come sottofondo musicale il mantra associato a questo centro: Ah.

Prova a praticare ascoltando la traccia di seguito:

Per approfondire i mantra leggi questo articolo: MANTRA: cosa sono e perché si praticano nello yoga


Affermazioni

Un’altra tecnica che può essere utile è quella delle affermazioni.

Puoi ripetere, prima più volte ad alta voce, poi a voce bassa ed infine silenziosamente dentro di me, una delle seguenti affermazioni:

  • “La divinità risiede in me”.
  • “Sono aperto alla guida e alla grazia”.
  • “Sono consapevole”.

Se vuoi approfondire questo argomento ti consiglio di leggere Affermazioni scientifiche di guarigione scritto da Yogananda


Conclusioni

Come ti ho spiegato in questo articolo sahasrara chakra, il centro della corona, è importantissmo per mantenere un equilibrio mentale, emotivo e corporeo.

Se funziona correttamente ti permette di sviluppare saggezza, connessione spirituale e beatitudine ma se è fuori equilibrio può causare molti problemi sia fisici che mentali.

Propri per questi motivi cerca di praticare regolarmente le posizioni o altri esercizi che ti ho consigliato.

A te la scelta quali praticare ;-)

*Immagini tratte da Bigstock e video da Youtube

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