Hai sentito parlare della meditazione Vipassana ma non sai esattamente in che cosa consiste questa pratica?
Lo scoprirai in questo articolo.
Questo tipo di meditazione è in assoluto tra le più praticate in tutto il mondo perché, se fatta con costanza, dona innumerevoli benefici e può veramente cambiare la vita di chi la pratica.
E’ un metodo pratico e semplice che si propone di calmare la mente e donare pace interiore. E’ considerato anche un vero e proprio modo di vivere.
La Vipassana è così facile che può essere fatta anche da un bambino piccolo, anzi, un bambino la farà meglio di te, perché non è ancora pieno di tutta la spazzatura della mente; è ancora limpido e innocente…
Io ho scoperto questa meditazione per caso vari anni fa, e da allora non ho più smesso di praticarla.
Se vuoi scoprire di più su questa tecnica di meditazione mettiti comod@ e leggi questo post fino in fondo. Sono sicuro che dopo averlo letto avrai certamente le idee più chiare.
Buona lettura!
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Indice
Cosa significa il termine “Vipassana”
Il termine “Vipassana” deriva dalla lingua pali e significa “vedere le cose in profondità come sono realmente”.
In questa parola praticamente è racchiusa l’essenza della pratica.
Ma cosa significa vedere in profondità?
Vedere le cose per quello che realmente sono significa eliminare tutti gli schemi mentali che ci siamo costruiti per tutta la nostra vita.
Nella maggior parte dei casi non “vediamo” la realtà per quello che veramente è ma la filtriamo secondo la nostra esperienza. In poche parole ognuno di noi ha una visione del mondo soggettiva a seconda del suo passato.
Cerco di farti capire quanto appena detto con un esempio molto semplice.
Ci sono due persone che guardando il mare e pensano due cose opposte. La prima lo ama perché gli ricorda l’infanzia e tutte le estati passate a fare il bagno nel campeggio vicino casa. L’altra persona invece lo odia e ha paura perché in passato ha avuto una brutta esperienza e ha rischiato di affogare.
Questo è quello che volevo farti capire quando ti ho detto che tutti noi vediamo la realtà filtrata a seconda dei nostri schemi mentali.
Ma, ritornando al nostro esempio, l’acqua è semplicemente acqua e il mare è semplicemente il mare.
Tutto quá.
Grazie alla meditazione Vipassana puoi combattere questi filtri e vedere qualunque cosa esattamente per quello che è, il che permette di vivere più liberi.
Ma da dove viene queste meditazione?
Andiamo a scoprirlo…
La tradizione della meditazione Vipassana
La meditazione di visione profonda è una delle più antiche tecniche di meditazione dell’India ed è stata riscoperta 2500 anni fa dal Buddha.
Questo metodo è considerato l’essenza degli insegnamenti del Buddha e durante i suoi 45 anni di insegnamento ha aiutato migliaia di persone ad affrontare la sofferenza, a capire i fantasmi della mente e a vivere una vita più serena.
Inizialmente la Vipassana si diffuse incredibilmente per tutta l’India e nei paesi vicini, ma successivamente accadde che la purezza della tecnica si perse soprattuto perché usata insieme ad altre tecniche yogiche.
Fortunatamente però in Myamar, alcuni insegnanti riuscirono a tramandare la tecnica così come insegnata dal Buddha ed è proprio grazie a questo lignaggio che è arrivata fino a noi.
Negli ultimi anni questa tecnica è stata insegnata principalmente da S.N. Goenka il quale ha studiato per ben 15 anni in Myamar con Sayagyi U Ba Khin. Dopo i suoi studi ha iniziato a insegnare Vipassana in India nel 1969 fondando un centro e da allora non si è più fermato fondandone numerosi altri in tutto il mondo.
Nel seguente video puoi ascoltare Goenka che parla di cos’è la meditazione Vipassana:
Attualmente ci sono più di 150 centri che organizzano corsi ed il numero è in continua crescita.
E’ bene ricordare che “la meditazione Vipassana secondo Goenka” è la tecnica in assoluto più diffusa, ma è solo uno degli innumerevoli modi in cui si può praticare questa meditazione.
Mi è capitato di frequentare altri corsi di Vipassana in cui si praticava in maniera diversa rispetto al metodo di Goenka, ma posso assicurarti che, come accade per i vari stili di yoga in cui ci sono piccole differenze, le basi della pratica, i benefici e gli obbiettivi sono gli stessi.
Per scoprire anche altri modi di meditare visita la sezione del blog dedicata alle tecniche di meditazione.
Vipassana e Buddismo
Spesso questa meditazione è associata al buddismo, ma è importante riflettere su questo punto perché sono 2 cose differenti.
Il buddismo è una religione vera e propria, mentre Vipassana è semplicemente una tecnica pratica, un arte di vivere.
Il fatto che sia stata insegnata dal Buddha non significa che non possa essere praticata da chi non segue questa religione.
Il Buddha ha insegnato a tutti, non esclusivamente a una nicchia di persone.
Non mi occupo di “ismi”. Insegno quello che ha insegnato il Budda: il dhamma. Egli non ha insegnato ad un gruppo religioso in particolare. Ha insegnanto un arte di vivere a beneficio di tutti.
La meditazione di visione profonda può essere praticata da chiunque: dai buddhisti, dai cristiani, dagli induisti, dai mussulmani e da tutti coloro che hanno voglia di impegnarsi per migliorare la loro vita.
La pratica della meditazione vipassana in breve
Negli ultimi anni si sono diffuse numerose sfaccettature della stessa tecnica e la Vipassana può essere praticata in numerosi modi ma, come già accennato, i principi sulle quali si basa questa meditazione sono sempre gli stessi.
Ecco quali sono:
L’impermanenza
Man mano che si pratica si diventa consapevole che tutto è in costante mutamente (anicca), sia quello che c’è dentro di noi sia tutto quello che ci circonda è destinato a cambiare.
Comprendere e riflettere su questo principio è di fondamentale importanza perché molti problemi che abbiamo sono causati dall’attaccamento verso qualcosa o qualcuno, e non ha senso esserlo perché tutto è destinato a mutare.
Attaccarsi a qualcosa destinato a cambiare provoca in noi molta sofferenza inutile.
Inesistenza dell’io
Solitamente agiamo pensando che esista un io come persona e questo causa una grande dolore.
Grazie alla meditazione Vipassana si può vedere chiaramente che, poiché tutto cambia continuamente sia dentro che fuori di noi, non esiste un io vero e proprio (anatta). Questo perché quello che siamo adesso è diverso da quello che eravamo qualche secondo fa e da quello che saremo tra poco.
Proprio per questo è inutile attaccarsi a questa individualità perché è solo una realtà apparente.
Naturalmente per vivere normalmente è importante accettare questa realtà, in fondo però non dovremmo dimenticarci che l’io non esiste, ma c’è solo un flusso di eventi in continuo cambiamento.
La sofferenza
Secondo il Buddha la sofferenza (dukkha) non è causata da situazioni esterne ma è provocata da noi stessi.
Siamo noi infatti che creiamo le condizioni nel nostro corpo e nella nostra mente per far si che i semi della sofferenza crescano e si trasformino in piante.
Grazie alla Vipassana si può evitare di piantare altri semi della sofferenza e piantare solamente quelli della felicità.
In questo modo in futuro raccoglieremo solo i frutti di un’esistenza più serena e le piante della sofferenza si seccheranno.
L’equanimità
Una delle cose più importanti della pratica è l’equanimità (upekka).
Grazie alla pratica costante si può sviluppare un atteggiamento equanime nei confronti di tutto quello che ci capita nella vita.
Sappiamo che, sia le cose che riteniamo “positive”, sia quelle che riteniamo “negative”, finiranno prima o poi, quindi non ha senso attaccarsi eccessivamente al positivo e avere un atteggiamento di avversione verso il negativo.
Tanto tutto è destinato a mutare
Consapevolezza
Un altro aspetto importante della meditazione Vipassana è la consapevolezza (sati). Questa è sia necessaria per praticare sia una delle qualità che si acquisiscono grazie alla pratica.
Man mano che si pratica si acquisisce una profonda consapevolezza del respiro, delle sensazioni, delle posizioni che assume il corpo, delle sue parti, dei pensieri e anche dei tranelli della mente.
Se non si è consapevoli di tutto questo purtroppo succede che si è vittima dei propri schemi mentali e si vive una vita in cui si reagisce continuamente. Grazie allo sviluppo della consapevolezza invece si arriva sempre di più a svolgere azioni più consapevoli, piuttosto che reazioni inconsapevoli.
Per approfondire questo ultimo principio leggi anche: Consapevolezza, come essere più consapevoli di sè
I benefici della meditazione Vipassana
La meditazione Vipassana è una pratica profonda che, se praticata con costanza e serietà, può donare innumerevoli benefici.
Ecco i principali:
Benefici mentali
La prima cosa che cambia quando si decide di abbracciare questa meditazione è la mente.
Ci si rende subito conto che la mente è continuamente agitata e questa agitazione non è benefica affatto per la nostra vita perché provoca non pochi problemi.
Con la pratica succede che la mente si calma, lo stress scompare per lasciare il posto alla serenità, si sviluppa la pazienza, migliora la forza di volontà per affrontare meglio le difficoltà, si impara l’arte del lasciare andare, si vive più nel qui ed ora, insorge l’equanimità verso le cose positive e quelle negative, ed inoltre anche la concentrazione migliora incredibilmente.
Inoltre è profondamente terapeutica per problemi oggigiorno molto comuni come ad esempio depressione, insonnia, attacchi di panico ed altri disturbi simili.
Benefici emotivi
Le emozioni purtroppo incidono molto di più di quello che si pensa sulle nostre vite. Questo succede solitamente quando le reprimiamo eccessivamente oppure quando lasciamo che prendano il sopravvento e ci facciamo controllare.
Quello che invece dovremmo cercare è l’equilibrio ed è quello che la pratica del Vipassana dona.
Così succede che emozioni come rabbia, paura, ansia, gelosia, tristezza, rimorso, delusione, invidia etc. che spesso insorgono durante le meditazioni, piano piano si affievoliscono per lasciare il posto ad uno stato di tranquillità.
Benefici fisici
Se si pratica costantemente, non ci saranno solo benefici mentali ed emotivi, ma anche il corpo ne beneficerà.
Quando lo stress e l’agitazione mentale scompaiono, questo dona un senso di calma generale e così, i sistemi respiratorio e cardiaco, che solitamente lavorano eccessivamente sotto stress, hanno dei profondi benefici.
Inoltre, il fatto di star seduti per molto tempo con la schiena dritta e per terra, permette ai muscoli posturali di rafforzarsi, alle anche di aprirsi e così in generale la postura migliora.
Questa accade anche grazie alla consapevolezza. Se si è più consapevoli del corpo, delle sue posizioni, di come funziona e dei suoi movimenti, si è meno soggetti a problemi posturali, come ad esempio i comunissimi mal di schiena o torcicollo.
Benefici nei rapporti con gli altri
Nella Vipassana c’è una parola “metta” che significa amorevole gentilezza e questa è uno dei doni che con il tempo arrivano se si pratica costantemente.
Un’altra qualità che si sviluppa con la pratica e che permette di vivere una vita dedicandoci maggiormente al prossimo è la compassione.
Quando il senso dell’io diminuisce, ci si sente più in connessione con chi ci circonda e questa a sua volta fa sviluppare una profonda compassione.
Inoltre, grazie ai benefici emotivi di cui ho parlato in un paragrafo precedente, le relazioni con gli altri migliorano incredibilmente.
Purtroppo nella vita molti rapporti sono condizionati da emozioni che prendono il sopravvento o che vengono represse e questo causa dei rapporti non veri.
Se questi stati emotivi vengono riequilibrati, i rapporti con gli altri migliorano notevolmente perché molto più sinceri.
Se vuoi approfondire l’argomento di questo paragrafo leggi anche: Benefici della meditazione, perché meditare fa incredibilmente bene alla salute
La meditazione è uno strumento che permette di cambiare noi stessi e, grazie a questo, si può cambiare anche tutto ciò che ci circonda.
Come si può provare a cambiare il mondo fuori se non siamo prima in grado di cambiare noi stessi? Come si può portare pace nel mondo se prima non la sperimentiamo noi stessi?
Ho trovato un video di un discorso di Goenka al Millennium World Peace Summit in cui parla di come questa meditazione può veramente cambiare noi stessi ed il mondo intorno a noi.
Conclusioni
Grazie a questo articolo ora sai bene cosa significa il temine Vipassana, conosci i benefici di questa meditazione ed hai scoperto anche le basi della pratica.
Se già pratichi costantemente non ti resta altro che continuare a coltivare questa abitudine.
Se invece non hai mai praticato e vorresti iniziare nel migliore dei modi, ti invito a dare un’occhiata a Meseditazione, il corso online che ti permette di apprendere le basi della meditazione e di instaurare nella tua vita l’abitudine della pratica.
Non mi resta che augurarti buona meditazione e, se vuoi far sapere la tua esperienza con la Vipassana, puoi benissimo farlo nei commenti.
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*Immagini tratte da Bigstock e video da Youtube