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Yoga per la depressione: come combattere la tristezza in modo naturale

da | Set 23, 2018

Se stai attraversando un periodaccio o qualcuno dei tuoi cari è in crisi… se ti stai domandando se si tratti di un semplice momento difficile o vera e propria depressione… questo è l’articolo che fa per te!

Non puoi farci niente, prima o poi tutti attraversano dei momenti nella vita in cui è la tristezza a prendere il sopravvento.

L’unica cosa che puoi fare è conoscere questo problema e reagire nel migliori dei modi.

La reazione in questi casi è di fondamentale importanza perché, se sai cosa fare, la depressione può scomparire in breve tempo, altrimenti può durare anche per lunghi periodi.

In questo articolo scoprirai che cos’è la depressione, come si manifesta, come lo yoga può aiutarti a sconfiggerla e quali sono altri rimedi naturali che ti possono aiutare quando ti senti particolarmente triste.

Buona lettura…


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Che cos’è la depressione

che cose la depressione

“La depressione è la vera malattia dei nostri tempi. Può colpire chiunque, giovane o vecchio, uomo o donna. La cura è lunga, difficile e costosa. Ma sconfiggere la depressione è possibile e gli psicofarmaci non sono l’unica soluzione”

Cure naturali contro la depressione

Ovviamente non esiste una definizione universale ma per la medicina tradizionale la depressione si può definire come un disturbo dell’umore, una condizione in cui la tristezza, collegata ad altri sintomi, è così forte da compromettere il normale funzionamento vitale del soggetto che ne soffre.

Per la letteratura yogica invece la si può definire come una delle malattie dell’anima.

La depressione è la malattia che caratterizza la nostra epoca storica. L’organizzazione mondiale della sanità riferisce che la depressione è al momento al quarto posto come diffusione e invalidità, e si prevede che dal 2020 raggiungerà il secondo, dopo i disturbi cardiovascolari.

I numeri parlano chiaro e fanno impressione: in Italia 4,5 milioni di persone sono affette di depressione e le donne sono le vittime principali con un rapporto di due su tre soggetti.

Sono statistiche abbastanza prudenti, poiché è molto difficile monitorare un disturbo che non sempre viene riferito al medico di base ma anzi si tende a nascondere.

Infatti troppo spesso la depressione viene sottovalutata o addirittura negata, non tutti sono pronti ad ammettere di essere depressi e le ragione principale è la vergogna.

Ma perché ci si vergogna?

“La vergogna” deriva dalla paura di farsi vedere fragili dalla società, si teme di essere presi per “matti”. Ovvero la consapevolezza che si è affetti da una malattia non fisica che coinvolge la sfera emotiva e psichica.

Tutto ciò è un grosso errore!

Ammettere prima di tutto a se stessi, di essere affetti da depressione è il primo passo per perseguire la strada della guarigione.


Come riconoscere la depressione?

come riconoscere sintomi depressione

Per riconoscerla ci sono sintomi che si possono presentare in maniera differente a seconda dei soggetti ma inequivocabili.

Tutti attraversiamo periodi bui più o meno lunghi in cui ci sentiamo giù di tono ma è la durata a fare la differenza tra un momento difficile e una patologia vera e propria.

Eccoti una sintetica classificazione della sintomatologia che per definire la malattia deve essere costante per almeno due settimane:

  • Stato di amarezza che perdura tutta la giornata
  • Perdita di piacere nell’eseguire attività prima molto gradite
  • Significativo aumento/diminuzione dell’appetito e del peso
  • Stanchezza eccessiva, azzeramento dell’energia
  • Perenne senso di colpa o di inutilità
  • Perdita di concentrazione
  • Pensieri negativi legati alla morte o al suicidio

Per combattere la depressione oggi abbiamo diverse armi a nostra disposizione.

In primo luogo va compresa la gravità con cui la malattia si manifesta, le depressioni infatti non sono tutte uguali!

La malattia può presentarsi con innumerevoli sfaccettature a seconda della personalità del soggetto, dell’età, del sesso, del contesto in cui vive ecc.

Può insorgere dopo un evento particolarmente scioccante come il lutto di una persona cara, una malattia diagnosticata come incurabile, un incidente, un divorzio… oppure può semplicemente sorgere senza alcuna motivazione “evidente” come un conflitto tra l’inconscio e il mondo esterno.

Le depressioni più gravi: sono caratterizzate dai pensieri negativi legati al suicidio. In tal caso è caldamente consigliato un sostegno da parte di uno psicoterapeuta che probabilmente prescriverà al soggetto farmaci antidepressivi.

Le depressioni medio-leggere: spesso sono quelle più difficili da diagnosticare perché non si manifestano sintomi estremi ma un costante senso di malessere psichico.

Con medio-leggere non voglio certo dirti che vanno sottovalutate o nascoste anzi sono da
monitorare ancor di più poiché si insidiano silenziosamente.

Da queste ultime depressioni si può tentare di guarire anche da soli, attingendo ad una grande forza di volontà.

I rimedi naturali per le depressioni medio-leggeri possono essere: la fitoterapia, l’omeopatia, i fiori di Bach, la medicina cinese, il tutto naturalmente accompagnato dallo yoga.


Perché lo yoga aiuta ad abbattere la depressione?

yoga per la depressione

E’ stato appurato che lo stress gioca un ruolo importante nell’insorgenza di questa malattia e lo yoga ha la caratteristica di allentare la tensione di corpo e mente.

Per usare termini scientifici, coloro che soffrono di depressione mettono inconsciamente sotto pressione il proprio sistema nervoso simpatico producendo così alte quantità di cortisolo. Si tratta di un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali che in caso di iperproduzione può essere abbassato sia con farmaci antidepressivi sia con una costante pratica di yoga.

Nel libro Lo yoga che ti cura di T. McCall viene descritto un esperimento condotto presso la Benares Hindu University di Varanasi in India che dimostra come lo yoga può aiutarti.

Qui hanno diviso in due gruppi le persone affette da sindrome depressiva: un gruppo ha praticato yoga quotidianamente e l’altro ha assunto un farmaco antidepressivo (imipramina).

Il risultato?

Dopo soli tre mesi il gruppo che praticava yoga ha avuto i primi grandi benefici e dopo sei mesi il problema era si era notevolmente ridotto.

Questi studi sono molto interessanti perché ci confermano che ogni persona possiede una grande forza interiore e incredibili risorse personali che aiutano a superare la maggior parte dei disturbi dell’umore.

Si tratta di risorse interiori innate, vanno però stimolate e sollecitate nel modo opportuno ed è qui che entra in gioco lo yoga.

Purtroppo la società in cui viviamo non ci insegna adeguatamente ad avere fiducia nelle nostre possibilità ma anzi, troppo spesso ci fa credere che siamo pedine nelle mani del destino.

“In Occidente si crede che la mente dell’uomo non sia che una stazione ricevente sottoposta alle sollecitazioni degli stimoli provenienti dal mondo esterno. Per la scienza Yoga l’uomo è anche un apparecchio trasmittente […] Ha dentro di sé il potere d’irradiare al di fuori di sé”

Lo yoga in 12 lezioni di Desmound Dunne

Secondo lo yoga l’uomo ha anche il potere di controllare la mente, ovvero poter scegliere il tipo di esperienza che desidera ricevere dall’universo. Tutte le nostre esperienze sia negative che positive ci lasciano qualcosa, ci insegnano qualcosa.

Occorre mettersi nell’ottica di voler trarre la parte migliore da ciò che ci accade e lasciare andare la parte più oscura, anche dalle cose più terribili… so che è difficile!

Se puoi scegliere dunque … perché mai devi prediligere la sofferenza o la depressione?

Riprendi il controllo dei tuoi pensieri e della tua vita! Coltiva il qui ed ora e combatti i fantasmi della mente-scimmia!

Lo yoga è benefico per numerosi altri problemi. Per scoprire i benefici principali leggi anche:


Le pratiche yoga contro la depressione

Eccoti una serie di asana da effettuare quotidianamente, come sempre sono semplici posizioni, che richiedono non più di 20 minuti.

Ti consiglio di fare yoga al mattino appena sveglio per partire con il piede giusto.

Adho Mukha Svanasana, il cane a faccia in giù

come combattere la tristezzaParti dalla posizione del gatto, a quattro zampe con le spalle sopra i polsi e il bacino sopra le ginocchia. Espirando premi le mani a terra e distendi le gambe portando i glutei verso il cielo. A questo punto cerca di rilassare la schiena e di portare tutto il peso del corpo verso l’indietro. Se riesci porta i talloni a terra, altrimenti mantienili sollevati.

Rimani in questa posizione per 10 respiri completi.

Per approfondire questa posizione leggi questo articolo: Come fare Adho Mukha Svanasana, il cane a testa in giù.


Paschimottanasana, la posizione della pinza

posizione per umore bassoParti da Dandasana, la posizione del bastone, ovvero seduto con le gambe distese frontalmente ed il busto eretto. Inspirando allungati verso l’alto con le mani e nella successiva espirazione piegati in avanti.

Se riesci con le mani afferra gli alluci, altrimenti appoggiale sulle tibie o sulle cavigli.

Una volta entrato nella posizione respira profondamente e cerca di allungarti in avanti, non verso il basso. Il piegamento è solo una conseguenza di un corretto allungamento in avanti.

Rimani in questo posizione per 20 respiri completi.

Per saperne di più leggi leggi la guida completa alla posizione: Come fare Paschimottanasana, il piegamento in avanti da seduti


Halasana, la posizione dell’aratro

halasana per la tristezzaUna volta uscito da Paschimottanasana, rotola sulla schiena e porta i piedi oltre la testa, distendi le gambe e porta i glutei verso il cielo.

Le mani invece vanno dalla parte opposta delle gambe e le dita si intreccia. In questa posizione è importante tenere il petto aperto ed evitare tensione nella zona delle spalle.

Per facilitare la posizione puoi mettere un tappetino ripiegato sotto le spalle in modo da rendere meno intenso il piegamento a cui viene sottoposto il collo.

Rimani in questa posizione per 10 respiri completi.


Ananda Balasana, la posizione del bambino felice

posizione bambino feliceA questo punto appoggia la schiena a terra, porta le ginocchia al petto e con le mani afferra i piedi. Questa posizione è chiamata il bambino felice perché viene assunta molto spesso dai bambini quando giocano spensierati.

Rimani in questa posizione per 20 respiri profondi e cerca di ricordarti quando eri un bambino e giocavi contento, senza pensieri.


Savasana, la posizione del cadavere

savasana per la depressioneInfine distenditi a terra e lascia che le gambe si rilassino verso l’esterno, le mani sono rivolte verso il cielo e rilassati completamente per ben 5 minuti nel rilassamento finale.

Per saperne di più su questa posizione leggi anche: Savasana, la posizione del cadavere nello yoga

Se vuoi approfondire la tua conoscenza delle posizioni ti consiglio di dare un’occhiata a Yogasana, la guida alle posizioni base dello yoga, grazie alla quale imparerai l’esecuzione, le varianti semplificate, i benefici e molto altro sulle posizioni base dello yoga. Se invece vuoi iniziare a fare yoga, o sei alle prime armi, dai un’occhiata a EasyYoga, la guida per cominciare yoga in modo semplice ed efficace.

 


Il cibo che rende felice

cibo per combattere la tristezza

L’alimentazione gioca un ruolo importante per il mantenimento del benessere generale psico-fisico della persona.

Nel caso specifico di disturbi dell’umore e depressioni il suo ruolo diventa fondamentale, poiché ci sono dei cibi che posseggono proprietà incredibili e contrastano quegli stati d’animo che ti fanno sentire a terra.

Di seguito trovi una lista dei principali cibi che banalmente potremmo definire come “produttori di felicità”, dai più conosciuti a quelli più insospettabili… scopriamoli tutti!

CACAO

Tra i più risaputi, è altamente energetico e nutriente. Contiene grassi, proteine e sali minerali. Grazie alla teobromina (sostanza simile alla caffeina) esercita un effetto benefico stimolante per il sistema nervoso centrale.

FRUTTA

La frutta che sia secca o fresca fa sempre un gran bene, è uno dei gruppi di alimenti più ricchi di vitamine in assoluto, indispensabili per diverse funzioni dell’organismo tra cui la stimolazione del sistema nervoso. Inoltre è ricca di sali minerali, soprattutto il potassio che aiuta la muscolatura.

LEGUMI

Dalle lenticchie ai fagioli ai piselli alla soia ecc. sono tutti ricchi di sostanze nutritive, soprattutto proteine, sono al primo posto come alimenti energetici.

SPINACI

Vanno bene tutte le verdure verdi, ma gli spinaci contengono 2 volte più ferro delle altre. Contengono inoltre: vitamine del gruppo B, i sali minerali tra cui il fosforo utile per le ossa, il manganese contro l’invecchiamento e il potassio per i muscoli.

YOGURT

I suoi fermenti lattici contribuiscono alla formazione delle solite vitamine di gruppo B, le quali equilibrano il sistema nervoso ed anche per il buon funzionamento del fegato. Inoltre ritroviamo anche qui i Sali minerali, in particolar modo il calcio. Mangiare uno yogurt al giorno aumenta le difese immunitarie dell’organismo contro virus e malanni di stagione.

Per saperne di più su questo argomento ti consiglio di leggere questo libro: 160 Alimenti che fanno bene


I Fiori di Bach: soluzioni naturali per combattere la depressione

fiori di Bach per la depressione

Uno dei rimedi completamente naturali, molto diffusi in Europa, e da qualche decennio anche in Italia, sono i Fiori di Bach.

Sicuramente li hai già sentiti nominare, non si tratta però di una scoperta recente, ma risalente ai primi anni del Novecento.

Lo scopritore dei fiori guaritori è il medico britannico Edward Bach, da cui appunto prendono il nome.

Il giovane Bach laureatosi in medicina aveva una visione diversa della malattia rispetto a quella dei sui colleghi.

“La malattia inizia oltre al piano fisico, bensì su quello mentale. E’ interamente il risultato di un conflitto tra il nostro sé spirituale e il nostro sé mortale. Fino a che questi due sono in armonia siamo in perfetta salute: ma quando c’è discordia, allora ne deriva quello che conosciamo come malattia.”

Cure naturali contro la depressione

Ed è con questa sua convinzione che Bach abbandonò la medicina tradizionale per dedicarsi alla formulazione dei suoi 38 fiori: particolarmente indicati per i disturbi legati all’umore, all’ansia, agli attacchi di panico e alla depressione.

Come agiscono i Fiori di Bach?

I fiori agiscono su due principi:

  • Il simile cura il simile
  • Le emozioni sono alla base della malattia

I fiori non contengono la sostanza fisica delle piante, non parliamo di fitoterapia, ma esclusivamente la loro essenza, ovvero il loro potenziale energetico.

La loro azione va sul corpo energetico del soggetto e non su quello fisico. Curando il livello energetico della persona, si azzera il conflitto tra mente e corpo ed ecco che avviene la guarigione.

Se ti sei incuriosito e vuoi tentare con questo rimedio, del tutto privo di rischi di assuefazione, ti consiglio di rivolgerti a un naturopata o ad un erborista. Dopo un colloquio, l’ esperto dei fiori ti darà esattamente il rimedio su misura per te.

Il fatto che la medicina non abbia ancora trovato una dimostrazione scientifica non significa che i fiori non funzionino, anzi! Ci sono sempre più persone che iniziano la terapia un po’ scettiche e che alla fine si vedono costrette a ricredersi.


Conclusioni

In questo articolo ho deciso di affrontare il delicato quanto complesso tema della depressione.

Si tratta davvero della malattia del nostro tempo e la prima difficoltà sta nel riconoscerla ed ammetterla per poi poterla sconfiggere.

Ho cercato quindi di spiegare in maniera esaustiva cos’è e come diagnosticarla. Ho illustrato una sequenza di asana che ti saranno sicuramente di aiuto, come l’attenzione alla dieta da seguire. Infine ti ho consigliato un rimedio tutto naturale: i Fiori di Bach.

Se vuoi leggere un’altro articolo simile che ti può essere d’aiuto ti consiglio il seguente: Pensiero positivo, come e perché pensare positivo aiuta a vivere meglio

Ricordati però che tutti queste soluzioni sono ottime soprattutto quando la situazione non è grave, ma se lo è, tutti questi rimedi non bastano e per la completa guarigione occorre rivolgersi ad uno psicoterapeuta.

Spero che questo articolo ti sia stato d’aiuto. Se così è, condividilo nel tuo social network preferito utilizzando i pulsanti appositi sarà utile anche ai tuoi amici.

Grazie e namaste :-D


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*Immagini tratte da Bigstock

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