Home » Articoli » I bandha e lo yoga

I bandha e lo yoga

da | Apr 19, 2023

Hai mai sentito nominare la parola bandha? Cosa sai di questa parola?

Una parola che è molto più di una semplice parola e che in realtà racchiude in sé qualcosa di molto profondo!

Se hai la curiosità di sapere di cosa si tratta, o vuoi approfondire l’argomento, se già in parte lo conosci, continua a esplorare il seguente articolo.

Buona lettura!

I bandha nello yoga

Generalità

Bandha è una parola sanscrita che tradotta in italiano significa: sigillo, chiusura, trattenere, legare.
I bandha sono delle vere e proprie mudra, ossia posizioni o contrazioni del corpo.

Ti svelo subito che, a livello fisico, i bandha consistono nel contrarre determinati muscoli del corpo, che vanno poi rilasciati, muscoli che a volte non si sa neanche di avere.

I bandha hanno tante implicazioni anche a livelli più sottili e non soltanto sul piano fisico.
Sono utilizzati di solito nel Pranayama, ma a volte anche nelle Asana.

I principali sono 4, di cui uno è la pratica degli altri 3 fatti al contempo e si chiama Traya
bandha
o Mahabandha – il grande bandha – gli altri sono il Jalandhara Bandha, l’Uddyana Bandha e il Mula Bandha la cui rispettiva traduzione è: contrazione della gola, contrazione dell’addome e contrazione della radice.

I bandha sono delle tecniche molto potenti e complesse, la cui pratica presuppone una profonda consapevolezza di sé e del proprio corpo, una profonda capacità di ascolto del proprio essere nella sua totalità.

Soltanto dopo aver ottenuto i suddetti requisiti si è pronti per avanzare nel proprio cammino, inserendo questa straordinaria pratica.

Questa è una pratica millenaria pervenuta fino a noi che, come anche la meditazione e lo yoga in generale, la nostra cultura occidentale e soprattutto la medicina e la psicologia stanno utilizzando in molteplici casi. Ma lo vedremo meglio andando avanti con questa lettura.

Un po’ di anatomia

Come prima accennato sul piano fisico fare un bandha consiste nell’andare a contrarre determinati muscoli del corpo per poi rilasciarli.

Ma quali sono questi muscoli?

Sono dei muscoli che corrispondono a importanti plessi nervosi, ossia a quella rete di nervi spinali che si intersecano e si raggruppano per servire una determinata zona del corpo.

Nel caso specifico dei bandha i plessi in questione sono:

  • Per l’Uddyana Bandha il plesso solare, anche detto plesso celiaco, situato nell’addome, sotto al diaframma. Esso è un centro energetico molto importante e presiede al benessere di tutto il corpo. È spesso starato da blocchi e tensioni.
  • Per il Mula Bandha il plesso coccigeo, anche detto pudendo, situato sopra al muscolo ischio-coccigeo. Esso è molto importante per la salute dell’apparato genitale, sia dell’uomo che della donna, poiché i nervi che lo costituiscono innervano il perineo e l’ano, e controllano i muscoli del pavimento pelvico.
  • Per il Jalandhara Bandha il plesso cervicale, costituito dai nervi della prima e della quarta vertebra cervicale. Esso presiede all’innervazione dei paraspinali a funzione flessoria, ossia quei muscoli che sostengono la nostra schiena, in tal caso della parte alta, e ci consentono di fletterci la testa.

Perché i bandha sono utili?

Dopo aver letto quel poco di anatomia relativa alle parti del nostro corpo su cui i bandha vanno ad agire è facile trarre una prima conclusione sul perché è importante questa pratica.

Attivare quelle parti del corpo consente di assorbire energia vitale e svilupparne, ossigenare, purificare, mantenere vitali queste parti del corpo così importanti che a loro volta fanno funzionare bene il resto del nostro organismo, attivando un circolo virtuoso di salute e benessere. Con i bandha espelliamo tossine, rigeneriamo i tessuti e li ossigeniamo.

È un pò come dire che, curando la nostra dieta alimentare, consentiamo al nostro apparato digestivo di stare in salute e di funzionare al meglio favorendo, in via indiretta, il buon funzionamento di tutto ciò che all’apparato digestivo è collegato, ossia l’organismo intero.

Se scendiamo a livelli più sottili, la pratica dei bandha agisce profondamente sulla nostra psiche e consente di sciogliere i blocchi psichici. Non ultimo la sfera energetica sula quale i bandha vanno ad agire.

Praticando i bandha si lavora col Prana, ciò consente di generare grande vitalità, di assorbire energia vitale dalcosmo e di utilizzare al meglio quella che possediamo, aumentandola e veicolandola.

Come eseguirli passo passo

Jalandhara Bandha

Per fare il Jalandhara Bandha si deve allungare la nuca, spingere il mento verso la gola e chiudere l’epiglottide (deglutendo).

Questo bandha genera calore, dona salute alla tiroide e alle paratiroidi, agisce sulle arterie carotidee, calma il cuore e la mente, abbassa la pressione arteriosa e dona benessere al sistema nervoso. Si può praticare nella posizione seduta o supina.

  1. Portati nella posizione che preferisci, interiorizzati, osserva il respiro spontaneo per poi inserire delle pause in esso, nelle cui pause andrai a praticare il bandha come segue: inspira, sospendi il respiro a polmoni pieni,
  2. deglutisci per chiudere l’epiglottide, mantieni la contrazione e al contempo abbassa il mento verso la gola / base del collo distendendo le vertebre cervicali; quando senti di voler espirare lo farai ritornando nella posizione di partenza con gradualità e consapevolezza.

Per iniziare puoi ripetere 5 o 6 volte il Jalandhara bandha come qui indicato per poi lasciare che il respiro torni a fluire spontaneo.

Jala significa rete, grata, tela e dhara significa trazione verso l’alto o porta superiore.

Jalandhara bandha agisce sul Vishuddi chakra, portando spontaneamente a uno stato meditativo.

Uddiyana Bandha

Uddiyana Bandha significa “volare in alto”, riferendosi all’energia vitale e su un piano più fisico al diaframma.

Questo bandha agisce sul plesso solare favorendo la salute degli organi addominali, dell’apparato digestivo, del cuore, del diaframma e dei polmoni. Lavora sul manipura chakra.

  1. Per praticare Uddiyana bandha devi prima fare delle posizioni di yoga, è sconsigliato farlo isolato.
  2. Dopo la pratica di yoga portati in una posizione seduta comoda, interiorizzati e osserva il tuo respiro nel suo fluire spontaneo.
  3. Espira, trattieni a polmoni vuoti, e durante questa sospensione del respiro solleva e apri le costole aspirando l’addome verso l’alto, inoltre al contempo spingi indietro i muscoli addominali.
  4. Rimani finché senti di non essere a disagio nella sospensione del respiro, dopodiché inspirando lentamente rilascia gradualmente il bandha dal punto di vista fisico.

Mula Bandha

Premi il perineo con il tallone e contrai l’ano. Risucchia Apana verso l’alto. Questo è conosciuto come Mula Bandha”. Hatha Yoga Pradipika III, 60.

Questo bandha consiste nel contrarre e nel rilasciare gli sfinteri anali, i muscoli elevatori dell’ano, gli sfinteri e i muscoli uro-genitali.

Agendo sui primi si va ad agire sugli altri in quanto collegati. La pratica del mula bandha contrasta l’incontinenza, favorisce il controllo dello sperma, agisce come vasodilatatore, stimola la zona pelvica e dona salute al colon, al retto e all’apparato genitale, migliora la vita sessuale. Calma il respiro, la mente, il cuore e la pressione sanguigna, contrasta le emorroidi, e come gli altri bandha scioglie i blocchi psichici favorendo l’espansione della coscienza. È una pratica molto rilassante.

Il Mula bandha contrasta il prolasso dell’utero, Arnold Kegel, ginecologo statunitense fu il primo in occidente a riconoscere l’importanza dell’allenamento di questi muscoli inaugurandone l’utilizzo in medicina.

  1. Per praticare il mula bandha portati in una posizione seduta comoda e dopo esserti interiorizzat@ stabilisci l’intento di radicarti in te e di sigillare la stabilità del tuo essere,
  2. quindi inizia ad attivare la contrazione del pavimento pelvico ad ogni inspiro e rilascia ad ogni espiro (un pò come quando vuoi trattenere le urine).
  3. Quando padroneggi la tecnica puoi mantenere la contrazione per alcuni secondi e poi rilasciare. Tutto va fatto gradualmente, sia la contrazione sia il rilasciare.

In quanto alla posizione è perfetta quella seduta o una qualsiasi in cui la colonna vertebrale abbia un buon appoggio. Agisce sul muladhara chakra.

Kundalini addormentata viene riscaldata e si risveglia. E come un serpente bastonato, si drizza sibilando. Come per entrare in un buco, si arrampica all’interno della Brahma-Nadi. Per questo, ogni giorno e ad ogni istante, gli Yogin devono praticare Mula Bandha.” Hatha Pradipika III, 67.

“... bisogna forzare il soffio discendente Apana a fluire verso l’alto, con
la contrazione del perineo. E’ quello che gli yogin chiamano la legatura
della base del corpo
”. Hatha Pradipika III, 61.

Mahabandha

Bandha traya o mahabandha, come già accennato è la pratica dei tre precedenti bandha contemporaneamente, da fare dopo aver assunto una posizione comoda e aver ampliato il proprio respiro.

  • Espirando attiva il Mulabandha, a seguire il Jalandhara bandha e infine l’Uddiyana bandha. Mantieni il traya bandha quanto il tuo corpo ti consente poi lo scioglierai iniziando da jalandhara, uddiyana e infine mula bandha.

I benefici sono notevoli poiché riunisce quelli dei tre bandha, in particolare regola tutto il sistema endocrino, contrasta l’invecchiamento e calma la mente preparandola alla meditazione.

I bandha sono straordinari per il buon funzionamento del nostro sistema nervoso, per la nostra respirazione, per la nostra mente favorendo la pratica della meditazione.


Voglio concludere questo articolo con una raccomandazione molto importante.

Questo articolo ha un fine conoscitivo, non avventuratevi a praticare i bandha senza la guida di un esperto, perché sono pratiche molto potenti, per cui, se da una parte possono portare grandissimi benefici psico fisici e spirituali, dall’altra possono nuocere alla salute se fatti senza i dovuti presupposti che soltanto una guida esperta può aiutarvi a creare.

Om Shanti Paola! 🙏

Accedi GRATIS alla scuola online di AtuttoYoga approfittando della prova gratuita di 10 giorni.

Scopri altri articoli

Iscriviti e non perdere le prossime risorse gratuite (articoli, video, audio, ebook, etc...)

Iscrivendoti entrerai anche a far parte della community di AtuttoYoga con più di 50000 persone appassionate di yoga.

Iscrizione effettuata!

Share This