L’autunno e l’inverno generalmente si associano ai malanni stagionali ed il raffreddore è sicuramente uno dei problemi più comuni.
La frase tipica che sentivamo da bambini era: “copriti che ti raffreddi”!
Ma a volte non è il freddo che fa “raffreddare” perché se così fosse, chi vive in paesi molto freddi, come per esempio la Russia, sarebbe sempre raffreddato.
Quindi, quali sono le cause del raffreddore comune? Come curarlo senza medicinali chimici?
In questo articolo andremo a conoscere meglio le cause del raffreddore per la medicina ufficiale e quelle proposte dalla metamedicina. Inoltre scoprirai delle cure naturali per debellare il raffreddore, tra cui la pratica dello yoga, un ottimo alleato sia per prevenirlo che per diminuirne sintomi.
“È più importante sapere che tipo di persona abbia una malattia che sapere che tipo di malattia abbia una persona”.
Ippocrate
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Indice
Cause comuni del raffreddore
Il raffreddore nel linguaggio medico è meglio definito come “rinite“, un’infiammazione della mucosa nasale.
Le cause del raffreddore comune, secondo la medicina ufficiale, sono i virus, che si insinuano nelle cellule delle alte vie respiratorie.
Da qui deriverebbe l’infiammazione che dilata i vasi sanguigni che irrorano la mucosa nasale, portando i sintomi come starnuti, aumento delle secrezioni nasali, ma anche febbre, mal di testa, lacrimazione.
Mentre, quella che viene definita rinite allergica è indotta da varie sostanze come i pollini, i peli degli animali, gli acari della polvere e gli alimenti.
Ma cosa dice invece la metamedicina?
Il raffreddore e le sue cause per la metamedicina
La metamedicina in breve
La Metamedicina è una disciplina nata nel 1987 con Claudia Ranville che ha superato delle malattie attraverso la comprensione dei suoi “disagi” interiori e poi, ha messo a disposizione la propria esperienza.
Si chiama “meta” medicina proprio perché indica quello che “va oltre” la medicina allopatica, in quanto, a differenza di questa, cerca le possibili cause interiori che il disturbo fisico evidenzia.
In presenza di un sintomo fisico, la metamedicina cerca la causa nascosta nelle emozioni, in traumi passati, eventi destabilizzanti ecc. del paziente, successivamente il paziente, in piena consapevolezza, può guarire agendo su sé stesso interiormente.
Claudia Ranville non è la sola che ha approfondito il rapporto stretto tra la mente e il corpo e di come il corpo, in caso di disturbi, esprime una problematica interiore.
Prima di lei il dott. Hamer con la Nuova Medicina Germanica, il dott. Couè, Louse Hay, e oggi la dottoressa Gabriella Mereu con la sua “terapia verbale” hanno raccontato le proprie esperienze su sè stessi e sui loro pazienti, di guarigioni attraverso la consapevolezza della “metafora” malattia, cioè comprendendo il messaggio che la malattia porta.
Ma ci sono molte altre persone che hanno raccontato di guarigioni definite miracolose dalla medicina ufficiale, attraverso la comprensione del motivo interiore che rappresentava il proprio disturbo fisico.
La metamedicina, il sistema respiratorio ed il raffreddore
Per la metamedicina l’apparato respiratorio rappresenta il rapporto tra l’ambiente esterno e quello interno, la comunicazione, il luogo da dove entra l’energia per la vita.
I disturbi legati alla respirazione, in generale possono venire da problemi con l’ambiente circostante, il bisogno di “aria”, di spazio, o possono esprimere una mancanza di soddisfazione della propria vita.
Il naso in particolare rappresenta il “fiutare”, il naso chiuso può esprimere una situazione, un evento o una persona che ci “puzza”.
Il naso che cola è associato alla tristezza, come lacrime che non si sono espresse.
Per Louise Hay, in “Guarisci la tua vita“, i raffreddori possono esprimere troppi avvenimenti tutti insieme, una confusione, un disordine mentale e piccole ferite. Ma anche convinzioni del tipo “io ho tre raffreddori ogni inverno”.
Per la dottoressa Gabriella Mereu, non c’è un risoluzione uguale per tutti, poiché lo stesso sintomo può essere raccontato in maniera diversa da ciascun paziente, ed è proprio il modo in cui si esprime che evidenzia il suo disagio interiore; è per questo che l’ha chiamata “Terapia verbale”.
Per esempio uno potrebbe dire “mi sento raffreddato”, come metafora di un “freeze” un momento in cui si sente “congelato”, fermo, che non sa come muoversi.
Un’ altra persona potrebbe raccontare il suo raffreddore dicendo “ho il naso che mi cola continuamente”, il ché potrebbe rappresentare delle lacrime non espresse, un momento di tristezza, una piccola ferita inconscia.
Nella Nuova Medicina Germanica del dott. Hamer “la malattia è la risposta appropriata del cervello da un trauma esterno e fa parte di un programma di sopravvivenza della specie”, risolto il trauma il cervello inverte l’ordine e l’individuo passa in fase di riparazione (da La medicina sottosopra, ed. Amrita).
Nel caso del raffreddore, la N.M.G. si chiede:
A che serve il naso? Ad annusare! Cosa facciamo quando abbiamo per esempio un cibo nuovo, come prima cosa? Lo annusiamo. Quindi il raffreddore è la fase di riparazione di un conflitto che viene da una paura incognita.
Questi sono degli spunti per comprendere la possibile causa interiore del raffreddore ma, poiché la comprensione di ciò che rappresenta il disturbo è soprattutto personale, è bene porsi delle domande e darsi delle rispote sincere.
Nel caso del raffreddore, visto che sicuramente ti tiene qualche giorno “raffreddato” quindi fermo e generalmente a distanza dagli altri, chiediti:
Cosa mi evita di fare, dire, affrontare.. questo sintomo? Quali vantaggi ottengo da esso?
Cure naturali per il naso chiuso
Tra i rimedi naturali che danno dei benefici nel caso di raffreddore, ci sono gli oli balsamici che svolgono un’azione decongestionante, fluidificante e aiutano l’eliminazione dell’eccesso di muco.
Degli oli essenziali balsamici più facili da trovare in commercio, l’olio di eucalipto e di pino sono molto efficaci.
Puoi usarli mettendo due tre gocce su un cucchiaino di miele o di zucchero da ingerire due tre volte al giorno, in una crema idratante da mettere sul petto per favorire la respirazione di notte e in acqua bollente per fare i suffumigi.
Tra gli oli essenziali, anche il Tea tree oil, ricavato dalla melaleuca alternifolia, è un ottimo antivirale e antinfiammatorio, da assumere come descritto per gli altri oli.
Malva, timo, camomilla, angelica e altea, svolgono azione antinfiammatoria e decongestionante, puoi usare queste erbe in forma di decotto per tre volte al giorno.
Altre sostanze naturali che agiscono stimolando il sistema immunitario sono l’echinacea, l’uncaria tomentosa e il propoli in tintura madre o in compresse.
Anche lo yoga è sicuramente un rimedio naturale che puoi utilizzare sia per ridurre i sintomi che per prevenire ulteriori raffreddori.
Inoltre, la pratica di alcuni asana può fornirti un sollievo immediato.
Andiamo a vedere perché e quali posizioni puoi utilizzare.
Quali asana praticare per il raffreddore
Alcune posizioni che lo yoga ci mette a disposizione aiutano ad aprire il petto e a liberare le vie respiratorie, cosa che, oltre che a raggiungere uno stato di calma e rilassamento, aiuta il corpo alla sua guarigione.
Alcuni asana che ti posso consigliare per alleviare i sintomi del raffreddore sono
- Balasana (posizione del bambino): siedi sui talloni con le ginocchia aperte e gli alluci vicini, piega il busto sulle cosce, allunga le braccia in avanti e appoggia la fronte a terra (tieni la posizione per 10 respiri).
- Adho Mukha Svanasana (posizione del cane): mani e ginocchia a terra, stendi le gambe e solleva il bacino (tieni la posizione per 5 respiri).
- Uttanasana (piegamento in avanti, in piedi): tieni i piedi ad una distanza un po più grande di quella delle anche. Piega il busto in avanti. Apri il petto (tieni la posizione per 5 respiri).
- Sirsasana (verticale sulla testa): se sei esperto, appoggia gli avambracci a terra, gomiti sotto le spalle, intreccia le dita delle mani e appogiavi sopra la testa, stendi le gambe e avvicina i piedi al capo.
- Halasana (posizione dell’aratro): sdraiati sul tappetino, solleva le gambe e portale indietro sopra la testa, tieni le braccia rilassate accanto alla testa (tieni la posizione per 5 respiri).
- Sarvangasana (posizione della candela): sdraiati sul tappetino, solleva il busto e le gambe in alto sopra le spalle, tieni i gomiti piegati e le mani sulla schiena (tieni la posizione per 5 respiri).
Altre pratiche che ti possono essere utili non solo per il raffreddore ma anche per numerosi altri problemi sono Surya Namaskara, il riscaldamento yoga per eccellenza, ed i 5 riti tibetani, non a caso chiamati anche “l’elisir dell’eterna giovinezza”
Se vuoi approfondire gli asana ti invito a dare un’occhiata a YogAsana, la guida alle posizioni base dello yoga.
Jala Neti, il lavaggio nasale ayurvedico per combattere il naso chiuso e non solo
Jala Neti è una pratica per la pulizia del naso con l’acqua, si dovrebbe usare la “neti lota”, uno speciale recipiente per neti. Il beccuccio dovrebbe adattarsi alla narice in modo che l’acqua non sgoccioli fuori. Puoi utilizzare anche una teiera, se si adatta bene alla narice e il beccuccio non è appuntito.
L’acqua deve essere a temperatura corporea e miscelata con il sale nella porzione di un cucchiaino per mezzo litro d’acqua.
In breve:
- Riempi il recipiente con l’acqua salata
- Stai in piedi con le gambe divaricate e il peso distribuito su entrambe i piedi
- Inclinati in avanti, chiudi gli occhi e rilassa tutto il corpo
- Inclina la testa da un lato e respira con la bocca
- Inserisci il beccuccio nella narice rivolta verso l’alto
- Fai scorrere l’acqua nella narice in modo che esca dall’altra narice
- Quando sarà passata circa metà dell’acqua, togli il beccuccio e porta la testa al centro lasciando defluire l’acqua
- Elimina il muco soffiando il naso
- Inclina la testa dal lato opposto e ripeti il procedimento
- Dopo aver completato il procedimento, le narici devono essere asciugate perfettamente.
Jala Neti: non solo per il raffreddore
Questa pratica ayurvedica non solo è molto benefica in caso di raffreddore ma dona numerosi altri benefici.
Ecco i principali:
- Il muco dai passaggi nasali, pertmettendo all’aria di fluire liberamente, senza ostruzioni.
- Aiuta a prevenire e curare i disturbi del tratto respiratorio, non solo nel raffreddore comune, ma anche nell’asma, polmonite, bronchite e tubercolosi polmonare.
- Aiuta ad alleviare allergie, sinusiti, oltre a disturbi delle orecchie, occhi e gola, incluse miopia, rinite allergica, febbre da fieno, sordità dovuta da cerume, tonsillite, infiammazione delle adenoidi e delle mucose.
- Jala Neti allevia la tensione muscolare del viso, tic nervosi, paralisi di Bell ed aiuta il praticante a mantenere un aspetto più fresco e giovane.
- Ha un effetto rinfrescante e calmante sul cervello ed è di beneficio per i disturbi di epilessia ed emicrania.
- Allevia l’ansia, l’ira e la depressione, toglie la sonnolenza e dona una sensazione generale di leggerezza e freschezza nella testa.
- Stimola le terminazioni nervose situate nel naso, migliorando le attività del cervello e la salute generale dell’individuo.
- Equilibra le due narici e i corrispondenti emisferi cerebrali, inducendo uno stato di armonia ed equilibrio a tutto il corpo, nella digestione e nella circolazione. Aiuta a risvegliare “ajna chakra”.
Precauzioni: l’ acqua deve passare solo attraverso il naso. Se l’acqua entra nella gola o nella bocca, significa che la posizione della testa deve essere regolata. Assicurati che il naso sia completamente asciutto dopo la pratica.
Controindicazioni: chi soffre di emorragia cronica dal naso non dovrebbe eseguire questa pratica senza il consiglio di un esperto.
Per saperne di più su questa pratica ti invito a leggere anche:
Un mudra ed una visualizzazione per il naso chiuso
Un altra pratica che puoi usare contro il raffreddore, il naso chiuso e problemi simili è linga mudra.
Ecco come praticare questo mudra insieme ad una visualizzazione per ridurre i sintomi e liberare il naso chiuso:
- Siediti in una posizione meditativa.
- Intreccia le dita delle mani alzando solamente il pollice mettendole davanti al petto, come nella figura.
- A questo punto porta l’attenzione alle mani e respira consapevolmente.
- Dopo qualche minuto, quando percepisci che la mente è più calma, puoi usare questa visualizzazione:
- Inspirando visualizza un fuoco interno che brucia le tossine, i batteri ed i virus.
- Espirando visualizza che tutto questo venga espulso dal naso.
- Ripeti questo per 1o minuti.
- Infine, per concludere la pratica, usa questa affermazione ripetendole 3 volte: “La forza interna e la resistenza si sviluppano sempre di più, momento dopo momento.”
Nel libro lo yoga delle mani, Gertrude Hirschi spiega che questo gesto agisce sui 5 elementi, in particolare aumentando l’elemento fuoco, migliorando così la resistenza contro la tosse, il raffreddore ed altri malanni stagionali.
Aiuta a liberarsi del muco in eccesso che si accumula sia nel naso che nei polmoni.
Inoltre, aumenta la temperatura corporea e stimola il sistema immunitario permettendo al corpo di combattere più efficacemente batteri e virus.
Per saperne di più sui mudra puoi leggere anche questo articolo Mudra, i gesti delle mani: cosa sono e come funzionano oppure RiequilibrioElementare la guida premium dove sono spiegati approfonditamente 5 mudra specifici per riequilibrare i 5 elementi nel corpo.
Conclusioni
In questo articolo ho voluto sia darti qualche consiglio per curare in modo naturale il raffreddore sia farti riflettere sul fatto che dietro al naso bloccato possono nascondersi anche altri problemi.
A volte può essere dovuto ad un semplice raffreddamento ma altre, soprattutto se si manifesta costantemente, può essere causato da uno squilibrio interno che andrebbe individuato.
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