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A cosa serve meditare? Ecco perché dovresti fare meditazione tutti i giorni

da | Ott 14, 2018

A cosa serve meditare? Quali sono i suoi benefici? Perché dobbiamo instaurare quest’abitudine nella nostra vita? Vale la pena sedersi tutti i giorni e sacrificare il proprio tempo per fare meditazione?

Sono tutte domande che solitamente passano per la testa di chiunque si approccia alla meditazione ed ho trovato un video stupendo dove secondo me ci sono le risposte a tutti i precedenti quesiti, e non solo.

Ti invito a guardarlo e a riflettere bene sugli argomenti trattati.

Spero che ti aiuti a sederti più spesso sul cuscino da meditazione e a sacrificare qualcosa meno importante per praticare di più. ;-)

Trascrizione

Gran bella domanda … secondo noi, non serve a niente…

Ma non è uno scherzo!!!

È come domandarsi “A cosa serve stare bene?” o “A cosa serve essere felici?“.

Se qualcuno si pone domande come queste, vuol dire che accetta qualcosa solo se serve, se è utile, se è funzionale a qualcos’altro, e il piacere, per esempio, è inutile.

Il verbo “servire”, fra l’altro, sottintende una sudditanza di qualcosa rispetto a qualcos’altro, un’ “aggiunta” ad un esistente inamovibile, mentre noi abbiamo bisogno, invece, di “togliere” un’ enorme quantità di roba…

Ma tant’è: le persone che comunque questa domanda se la fanno esistono…. e quindi proviamo a rispondere.

Siamo d’accordo con chi dice che la Meditazione è una coccola, e, in più, aggiungiamo che “serve” a cambiare la propria vita IN MEGLIO…

Vi interessa questa utilità?

Bene.

Meditare viene dal latino meditari, che è un modo per sottolineare il verbo medari, che vuol dire CURARE.

Quindi, indirettamente la Meditazione “serve” a stare bene sia fisicamente che emotivamente. Fisicamente per l’apporto di serotonina, per l’aumento di ossigenazione e per la rigenerazione cellulare; emotivamente perché essendo un’azione da compiere individualmente, e dovendo scegliere luogo e ora in base ai propri gusti, aumenta l’autostima, dato che ci si occupa di se stessi.

Sulla seconda di copertina di un libro di Osho, c’è scritto:

“La Meditazione non si “fa”, ma è un modo di essere!”.

Il succo di questo modo di essere è il mantenere il “focus” sulla propria intenzione, senza farsi distogliere dal costante dialogo interiore e dall’afflusso in massa di pensieri a casaccio.

Nei primi tempi è a questo che serve la cosiddetta “Meditazione Guidata“, dove c’è una voce esterna che sostituisce momentaneamente quella interiore ancora sovrastata dallo strepito della folla di pensieri che si azzuffano.

Superato questo ostacolo, e diventata la Meditazione un modo di essere, ecco che “serve” direttamente: è lì che si fanno progetti, si crea la propria vita, si prendono decisioni e si comprende cosa sta succedendo realmente in situazioni poco chiare.


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